Volunia (dalla fusione di volo e luna), il nuovo motore di ricerca “seek & meet“, interamente italiano, è stato presentato ufficialmente a tutto il mondo. Il suo fondatore è Massimo Marchiori: docente in cattedra all’università di Padova è stato uno dei geni che hanno creato l’algoritmo originale di Google. Oggi, dopo 3 anni e mezzo di sperimentazione, ha annunciato l’imminente arrivo sul mercato di questo suo gioiellino. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, interamente disponibile online, ha raccontato la storia del suo progetto e le funzionalità che offre. Andiamo quindi a scoprire che cosa c’è dietro di innovativo…
Una gallina tutta italiana
In tempi come quelli che sta attraversando il nostro Paese la novità Volunia fa notizia. Fa notizia perchè questo progetto è nato in Italia 3 anni fa e, per scelta stessa dei suoi fondatori, ha deciso di rimanere interamente ancorato al territorio natio, nonostante diverse opportunità arrivate dall’estero. Sembra una cosa da poco, ma, come ha sottolineato Marchiori stesso, è rilevante sottolineare come nel nostro Paese si possa ancora fare ricerca (trovando chi è disposto ad investire su progetti a rischio ovviamente) e come possa ospitare strutture di alta qualità che servono per far funzionare tutto il sistema (i server sono dislocati in Sardegna).
Che cosa c’entrano quindi le galline? Marchiori usa questa metafora per illustrare il funzionamento di Volunia al pubblico, indicando come gli utenti web siano un po’ delle galline che non riescono a volare, relegate ed ingabbiate da social network e motori che impediscono di alzarsi al di sopra dei semplici risultati di ricerca per avere una visione più ampia della rete. E’ proprio da questo concetto che parte lui: Volunia è un motore di ricerca sociale che ti permette di elevarti al di sopra dei normali risultati di ricerca. Come? Vediamolo analizzando le novità e peculiarità di questo progetto.
Volunia non è l’anti-Google
Il suo fondatore è stato molto chiaro: Volunia non è l’anti-Google. Non lo è semplicemente perchè Google ha una storia ed una struttura alle spalle contro le quali sarebbe folle, e controproducente (come la storia del web insegna), mettersi in diretta concorrenza. Quindi non si facciano paragoni diretti. Volunia è certamente un motore di ricerca che offre la classica pagina con i “migliori 10 risultati”, ma non è sulla qualità stretta di quei risultati che si può puntare per emergere. Certo, l’algoritmo di ricerca dovrà e potrà essere migliorato (in ottica semantica), ma al momento quello che preme ai suoi sviluppatori è sottolineare la sua complementarietà con quanto realizzato finora nel campo dei search engine.
Mappe di interesse. La prima vera innovazione.
La prima innovazione che Volunia porta con sè è l’introduzione di mappe che offrono la possibilità, direttamente dalla pagina dei risultati di ricerca, di vedere le pagine più rilevanti di un sito web. Aspetto da non sottovalutare è che queste mappe potranno essere liberamente modificate ed ottimizzate dai gestori del sito. Tra le caratteristiche, oltre ad un simpatico impatto grafico, si nota la possibilità di “zoomare” la mappa ed approfondire quindi il livello di navigazione. Come vedremo più avanti, in esse, se abilitiamo la navigazione sociale, avremo un’anteprima istantanea della frequentazione reale di un determinato sito web. La prima associazione che ho fatto è stata con le comuni “sitemap” che oggi si usano per dare un’anteprima del sito intero. La gestione però pare essere più vicina a quella dei sitelinks di google… Insomma provate a fare un mix ed avrete queste curiose mappe.
Una volta entrati all’interno del sito di interesse, Volunia non ci abbandona. La sua barra di navigazione rimane infatti visibile e ci permette di approfondire la nostra ricerca. Esattamente. Possiamo fare ricerche nelle ricerche. Siamo sul sito della Nasa? Vogliamo cercare delle immagini unicamente della NASA? Utilizzando la barra multimediale questo è possibile in pochi click. Lo stesso vale per video e documenti (ad esempio .pdf). Volete mettere la comodità di entrare sul sito di un’amministrazione locale e poter cercare solo tra la modulistica senza impazzire nel tentativo di comprendere l’architettura del sito in questione?
Questione di socialità!
La vera novità che introduce Volunia è nel suo aspetto sociale. Se finora social network e motori di ricerca hanno viaggiato su binari separati, da oggi si cercherà di fondere questi due aspetti. Come? Sicuramente non come ha fatto google decidendo di sana pianta che la gente che seguo avesse qualcosa di importante da “sbattermi” letteralmente in prima pagina nelle SERP. Il motore di ricerca di Marchiori utilizza un approccio totalmente diverso. Non deve essere il motore a decidere che cosa è sociale per me. Devo essere io che, come nella vita faccio degli incontri e stringo amicizie sulla base di interessi, decido come e quando attivarmi socialmente. La funzione “meet” quindi può essere tranquillamente disabilitata consentendomi di escludere l’aspetto sociale della ricerca.
In qualsiasi luogo ci troviamo avremo la possibilità di interagire e vedere chi si trova lì in tempo reale. Senza accedere ad alcun social network esterno. E’ Volunia che crea stanze di discussione per ogni sito presente in archivio. Sulle mappe, nei risultati di ricerca o sul sito stesso, posso sempre sapere quante persone posso incontrare e scambiare idee legate all’interesse di quel momento. E solo successivamente posso decidere se diventarci “amico”. Una volta che saremo diventati amici potrò poi sapere dove si trova questa persona e potrò “raggiungerla” volando (la gallina spicca finalmente il suo volo) per la rete.
Insomma, quello che ci si prefigge di fare è far sì che nascano amicizie basate su interessi reali e che i documenti (le pagine web) diventino punti di aggregazione di persone reali, non meri fogli elettronici abbandonati a se stessi.
Elementi tecnici di contorno
L’interfaccia di volunia sarà disponibile in 12 lingue, i contenuti invece saranno disponibili in tutte le lingue del mondo. Il sistema è già pronto per funzionale su qualsiasi dispositivo di nuova generazione, dai tablet agli smartphone, fino ai cellulari più datati… Non resta che vedere il successo che avrà!
Quale futuro?
La sostanza come abbiamo visto non è poca e le premesse per un piacevole successo (sarebbe auspicabile quantomeno sul territorio nazionale) ci sono tutte. Vedremo se il tempo darà ragione a queste innovazioni o se cadranno presto nel dimenticatoio. Io per ora do pieno sostegno a questa iniziativa e non vedo l’ora di poter toccare concretamente con mano questa nuova creatura 2.0. E voi?