Nel nostro ultimo articolo “Usabilità questa sconosciuta” abbiamo definito l’usabilità come la facilità di interazione che abbiamo con le pagine di un sito web e con la sua struttura, il concetto di Accessibilità riguarda invece il rendere una pagina web raggiungibile, visitabile e consultabile da qualsiasi tipo di interfaccia.
L’ Accessibilità è definita dal WAI, gruppo di lavoro del W3C, tramite una serie di principi e linee guida il cui scopo è di rendere i siti web accessibili, se non a tutti, almeno al più alto numero di persone possibili: un sito dovrebbe essere consultabile sia da persone normodotate, sia da persone colpite da disabilità fisiche o cognitive, da persone che possono sfruttare le ultime tecnologie sul mercato e da chi possiede ancora computer molto vecchi.
Evidentemente il problema dell’accessibilità diventa un problema tecnico di implementazione: i vari sviluppatori devono essere in grado di rendere le loro pagine raggiungibili da qualsiasi tipo di strumento in commercio e non, permettendo a tutti di visualizzarne i contenuti.
Il WAI ha definito i criteri tecnici (http://www.w3.org/TR/WCAG10-TECHS/) rivolti al personale addetto per realizzare un sito accessibile; i 14 punti che definiscono la realizzazione tecnica racchiudono in sé due concetti fondamentali:
- Le pagine devono poter essere interpretate da qualsiasi tipo di browser
- I contenuti devono essere facilmente visualizzabili e comprensibili
Queste direttive diventano importanti nel momento in cui parliamo di siti governativi, di enti, di portali per la pubblica amministrazione, ovvero di contenuti rivolti ad una utenza eterogenea e vasta.
Se pensiamo al sito di un’amministrazione pubblica ci aspettiamo che esso sia rivolto a tutti i cittadini (il target dell’obiettivo è uno dei punti chiave dell’usabilità): se dovessero consultare il sito persone con problemi visivi (dal daltonismo, alla cecità) dovrebbe esser permesso loro di usufruire delle notizie in esso presenti, permettendo per esempio a un browser con sintetizzatore vocale di leggere le informazioni presenti e riprodurne il contenuto.
Rendere usufruibili le informazioni contenute nelle pagine comporta un’implementazione tecnica e una strutturazione per cui questo sia possibile; i criteri per realizzare questa possibilità sono i punti chiave del concetto di Accessibilità, in Italia è la legge Stanca “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” (Legge 9 Gennaio 2004, n°4) che ne definisce i criteri fondamentali:
- «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;
- «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
Quali sono allora le differenze fra Usabilità e Accessibilità? Bhe possiamo dire che non è assolutamente detto che ciò che è usabile sia accessibile e che quello che è accessibile sia usabile: un sito potrebbe perfettamente rispondere a tutti i criteri dell’usabilità, ma non essere accessibile a tutti, semplicemente perché visualizzabile solo da alcuni tipi di browser o piattaforme.
Una differenza fra Accessibilità ed Usabilità, pur avendo gli stessi obiettivi di fruibilità dei contenuti, si concentra sul pubblico a cui sono rivolti: l’accessibilità, come detto, è rivolta a tutti i possibili utenti, l’usabilità si concentra in particolar modo su un pubblico target.
Possiamo pensare che l’usabilità sia una condizione necessaria per qualsiasi sito, un sottoinsieme di un contenitore più grande che è l’accessibilità.
Nel momento della realizzazione del sito sarà necessario avere ben presente il target di clienti a cui sarà rivolto, prestare attenzione all’usabilità, con un occhio di riguardo anche alla accessibilità, provando a raggiungere un buon grado di integrazione fra le due; è ovvio che se dobbiamo realizzare una interfaccia web per un software che gestisce una catena di produzione industriale esso dovrà essere perfettamente usabile, ma non necessariamente accessibile a particolari utenze o device.
Non è facile creare un prodotto che sia usabile e accessibile allo stesso tempo, ma tenendo ben presente l’usabilità come “conditio sine qua non” si può lavorare verso una maggiore integrazione, basata sugli standard, per rendere le nostre pagine flessibili e adatte a soddisfare le esigenze di accessibilità.
E voi vi siete mai posti il problema dell’Accessibilità? Avete esperienze in cui vi è stata richiesta una particolare implementazione per determinati utenti? E se sì, come avete affrontato il problema tecnico?