Uno degli obiettivi primari di ogni campagna di advertising è l’ottimizzazione del budget. Oggi non basta più l’acquisizione di follower pertinenti, interessati all’offerta e propensi a interagire, ma diventa sempre più vitale la razionalizzazione dell’investimento.
Di seguito alcuni semplici consigli per cominciare a ridurre il costo per follower (CPF) a partire da oggi.
#1 Targeting
Targeting per parole chiave: concentrati su poche e molto specifiche, vale anche per il targeting per interessi, e utilizza tool gratuiti come Topsy o Hashtagify per restringere il campo alle keyword più efficaci.
Targeting per nomi utente: aggiungi tra le 20/25 opzioni tra profili dei competitors, account di interesse, influencer, eventi e magazine di settore. Anche in questo caso alcuni tool gratuiti, come SocialBro, Crowdfire o Klear, possono venirti in aiuto nella ricerca dei profili affini.
Non dimenticare di sfruttare i segmenti di pubblico personalizzato, ad esempio i visitatori al sito o gli inscritti alla newsletter.
Evita di restringere eccessivamente il target. Le minori impression che scaturirebbero da questa scelta ti garantirebbero una minore probabilità di vincere l’asta (ads pricing) contro i tuoi competitor, anche a fronte di un alto ad score.
#2 Creatività
Utilizza tweet con un breve testo ed evita elementi che possano distrarre, ad esempio hashtag, menzioni o link, senza dimenticare una forte call to action.
Fai leva su eventi, micro-momenti e stagionalità per generare curiosità, interesse e comunicare un senso di urgenza. Ad esempio puoi dare visibilità a una promozione valida solo per un limitato periodo dell’anno e invitare gli utenti a seguirti per scoprire di più.
Sperimenta l’utilizzo delle immagini, tieni comunque presente che gli elementi visuali possono sviare gli utenti dal cliccare il ‘Follow button’.
Ricorda che il sistema di punteggio dell’ad score è dinamico e influisce sul prezzo finale che andrai a pagare, quindi tieni monitorati i tuoi annunci con una certa regolarità ed eventualmente modifica i tuoi copy.
#3 A/B Testing
Imposta dalle 3 alle 4 creatività per ogni opzione di target, in modo da capire cosa funziona meglio per la tua campagna.
È importante che gli elementi creativi siano personalizzati e specifici per ogni audience a cui ti stai rivolgendo, evidenziando gli elementi della tua offerta che possono interessare di più i tuoi potenziali follower. Considera che il tone of voice deve essere diversificato ma coerente con la complessiva modalità conversazionale del brand.
#4 Ottimizzazione
Analizza e disattiva le opzioni di targeting e le creatività che stanno portando maggiori spese e il minor tasso di follow.
Come fare a individuare le scelte meno performanti? Ti viene incontro la Dashboard Campagne. In un’unica tabella hai la possibilità di comparare le visualizzazioni, il rapporto di follow e il costo per follower delle varie opzioni disponibili e rilevanti che compongono la tua campagna: tweet, piattaforme, nomi utenti, interessi, zone e genere.
Considera che l’attività di fine tuning deve essere continuativa e costante per poter risultare efficace, quindi ritagliati almeno un giorno a settimana per verificare le tue scelte.
Bidding
Parti con l’offerta automatica, una volta che il prezzo si sarà stabilizzato su una determinata cifra inizia con le attività di ottimizzazione e imposta l’offerta massima. Se la razionalizzazione del targeting e delle creatività risulta efficace, procedi ad abbassare il bid di 5/10 centesimi al giorno.
Tieni sempre a mente i 3 fattori con cui Twitter calcola il quality score degli annunci per migliorare la performance: risonanza (un buon rapporto di follow), rilevanza (tweet interessanti per la target audience), attualità (contenuti sempre aggiornati).
Ovviamente non esiste una formula standard per raggiungere i tuoi risultati, ad esempio la strategia dei competitor e il settore di riferimento sono variabili importanti, quindi utilizza questo articolo come traccia e segui il motto “prova, impara e ottimizza”!
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