Devo dire che l’ho scampata bella!
Rubare il plutonio ai libici non è stato così facile, ma alla fine io e Einstein siamo fuggiti a bordo della DeLorean e sai dove siamo finiti?
Tempo di destinazione anni ’30: la Ligne Claire
“La domanda giusta è: “Quando diavolo sono?! Capisci?”
Siamo in Belgio, è il 10 gennaio 1929, su Le petit Vingtième, supplemento del quotidiano cattolico Le vingtième siècle, esce il primo fumetto di una serie che sarà nota fino ai nostri giorni: Le Avventure di Tin Tin.
L’autore del fumetto è Georges Prosper Remi in arte Hergé.
Arrivato a questa arte quasi per caso sviluppa uno stile inconfondibile, che nel tempo resterà associato a lui ma diventerà anche un tratto peculiare dei fumetti di area franco-belga, le bande dessinée.
Questo stile caratterizzato da un segno grafico chiaro e preciso viene chiamato ligne claire, ovvero linea chiara.
Linee guida della Ligne Claire
Nonostante questo stile venne spesso identificato come un modo di disegnare sbrigativo e poco esuberante perché in netto contrasto con i fumetti ricchi di tratteggi e sfumature, la ligne claire presentava precise e rigorose scelte stilistiche.
• Gli elementi sono definiti da linee nere continue con uno spessore uniforme piuttosto leggero e contorni chiusi.
• Non ci sono elementi che prevalgono, ogni cosa viene raffigurata con lo stesso peso e attenzione, che sia una persona, un oggetto, un animale o un edificio.
• I colori sono piatti ma vivaci. Le campiture nere, quando utilizzate, sono sempre piene.
• Il disegno è molto pulito e semplice, non presenta ombreggiature o sporcature, ogni segno superfluo rispetto allo scopo viene eliminato.
Ne deriva uno stile grafico che presenta grande pulizia ed estrema leggibilità: Hergé vuole che i fumetti presentino la massima leggibilità, eliminando tutti gli elementi grafici superflui e tutto ciò che potrebbe danneggiare la continuità della storia.
Ritorno al Futuro: la Ligne Claire oggi
Lo stile di Hergé ha sicuramente influenzato i fumettisti arrivati dopo di lui, l’esempio forse più famoso sono i Simpsons.
Ma la sua influenza è arrivata fino a oggi:
Conclusioni
Einstein si era già affezionato a Milù, il cane di Tin Tin, ma è giunta l’ora di risalire a bordo della DeLorean e partire per il prossimo viaggio alla scoperta della storia del design grafico!
A presto!