Come vi avevamo anticipato, il 20 settembre a Roma presso LUISS ENLABS si è tenuto il #DoLabCamp, l’evento di formazione e networking organizzato da DoLabSchool, la scuola di laboratori didattici su social, design e tech che ospita alcuni dei docenti più skillati provenienti dal web. Futura Pagano, Domenico Armatore di Pinterest Italy, Salvatore Russo, Emanuela Zaccone, Antonio Ficai di Igers Italia, Jacopo Mele, Valentina Falcinelli, Bendetto Motisi, Fabrizio Trentacosti ed Eugenio Petullà sono i nomi degli esperti che hanno tenuto 10 workshop su tematiche differenti ma strettamente interconnesse al digital marketing e web communication.
Con due nostri collaboratori tra i docenti (Antonio Ficai di Igers Italia e Benedetto Motisi) non potevamo perderci questo evento che ha dato il via “all’autunno caldo del digitale”.
Per chi si fosse perso il nostro live tweeting, ecco un approfondimento dei dieci workshop firmati DoLab School.
Futura Pagano: Siete pronti per l’autunno digitale?
Futura Pagano inaugura la giornata di formazione parlando di digital transformation e coinvolgendo i presenti attraverso un quiz molto social: tra le domande che più hanno appassionato una riguardava la definizione (e ciò che ne deriva) di digital strategy (“processo con cui raggiungere degli obiettivi attraverso l’uso di strumenti digitali”) che si lega alla mappatura del digital team che per chi è già collocato in un’azienda (e tra i presenti eravamo in parecchi) sa che ci sono figure come il community manager e il social media manager ma anche l’analyst, il SEO strategist e content editor.
E’ la volta di Emanuela Zaccone che definisce le regole base per coinvolgere la community dopo l’estate. Emanuela introduce il suo workshop con una riflessione: stare sui social richiede una “strategia di presenza pianificata”. Ogni social ha la propria sintassi, è giusto quindi utilizzare dei tool per facilitare e rendere produttivo il tempo speso sulle piattaforme di social networking ma si deve tenere a mente che il modo di presentare il contenuto deve necessariamente variare in base alla piattaforma sulla quale ci troviamo. I contenuti, spiega Emanuela, vanno poi massimizzati attraverso la definizione di un hashtag che sia performante del brand o di un evento da lui organizzato, trovando un tema e distribuendo il contenuto correttamente in base al canale scelto.
A chiudere la mattinata abbiamo poi Domenico Armatore di Pinterest Italia e Salvatore Russo. Domenico ha spiegato, con dovizia di particolari, come si utilizza Pinterest partendo dall’anatomia di un profilo per poi addentrarsi nell’uso del visual social network per trovare clienti e quindi in un’ottica di marketing facendo un esempio concreto di un brand che, una volta aperto l’account, analizza il potenziale target di riferimento, salva le ricerche fatte per poi focalizzare la sua strategia in direzione della mappatura costruita con l’analisi precedente. In questo modo il brand andrà a soddisfare i gusti di una specifica fetta di potenziali clienti con messaggi visuali che hanno un forte impatto.
Salvatore Russo, autore di Scopri Google Plus e conquista il web, ha delineato le caratteristiche del social network di Google specificando in poche ma efficaci parole perché un brand dovrebbe utilizzarlo e integrarlo nella sua strategia di web marketing. Un motivo fra tutti riguarda la pubblicità: con Google Plus il brand ha la possibilità di sfruttare, senza dover pagare, lo spazio a destra della SERP. Se ben utilizzato, quello spazio fornirà le informazioni principali circa l’azienda all’utente: non solo indirizzo, numero di telefono e sito web ma anche l’ultimo post pubblicato su GooglePlus che potrebbe essere, ad esempio, una promozione o uno sconto.
Il pomeriggio si apre invece con il testo spiegato da Valentina Falcinelli. Qui abbiamo raccolto alcune delle sue pillole che potrebbero rappresentare ulteriori spunti di riflessione e analisi:
- cura lo stile grafico dei titoli e usa bene lo spazio bianco
- elimina il sottolineato che nel web equivale a un link
- con un layout curato il lettore si stancherà meno e capirà molto di più
Il testimone a questo punto passa a Jacapo Mele che parla di Gamification.
A chiudere la giornata Antonio Ficai e Benedetto Motisi.
Antonio ha spiegato cosa significa scegliere le immagini per una strategia di marketing sul web partendo da un quadro di Bruegel e introducendo quindi il concetto di Visual Marketing ovvero “la disciplina che studia il rapporto che intercorre tra un oggetto, il contesto in cui viene inserito e l’immagine stessa” per poi passare a Instagram, “il maggior network come risultato di ingaggio dei propri utenti con il 4,21% contro lo 0,1% degli altri social media. 58 volte più di Facebook, 120 volte più di Twitter”
mentre Benedetto ha focalizzato il suo intervento sulla conversione degli utenti in clienti partendo dalla conoscenza approfondita della SEO (acronimo “funzionale” di “Satisfaction Engine Optimization”): SEO del sito e delle pagine ad esso connesse. Questo deve essere l’obiettivo principale di un qualsiasi progetto di marketing sul web.
Da questa breve rassegna, potete notare come i docenti abbiano trattato più argomenti che intersecati si collocano nel settore del digital marketing. Andrea Lindal ha recentemente scritto un articolo che ho condiviso sui mie canali social in quanto trovo che sia non solo veritiero relativamente a chi fa il mio mestiere ma anche profondo, umanamente profondo. Ci dimentichiamo, talvolta, stando sui social, concentrati sul pc e su quello che passa la rete che oltre il pc ci sono delle persone e che il marketing è fatto prima di tutto dalle persone per le persone.
Ebbene Andrea scrive questo:
“A true digital marketer looks at sales and marketing from a holistic approach. It’s about communication, imagery, strategy, planning and patience. The most consistent comment we hear is “there’s so much out there, what should I use and how do I use it to get the best ROI?”
To take a holistic approach to digital marketing means understanding the multi-marketing channels that will elevate your brand and ultimately lead to revenue generation, but it takes time, patience and dedication. It’s important to be highly efficient in several methods of online communication and have a deep understanding of how they work simultaneously and individually”.
Personalmente ho respirato quest’atmosfera in quella giornata e credo che i presenti potranno confermarlo!