In questo post voglio condividere con te alcune pubblicità, per scoprire i segreti del copywriting e di alcune delle strategie comunicative più famose. Già, perché le immagini spesso parlano da sole, ma ci sono casi in cui una strategia azzeccata e le parole giuste danno al pubblico la possibilità di interpretare una scena nel modo corretto, creano un modo di pensare, provocano uno strano effetto (nel senso positivo, ma, perché no, anche in quello negativo), oppure provocano e basta.
Se dovessi scegliere un modo per esprimere un concetto in pubblicità, non avrei dubbi: opterei per lo stile provocatorio. Ma ce ne sono tante di strade da attraversare per inviare un messaggio al pubblico. Ti va di ripercorrerne qualcuna? Continua a scorrere!
Le pubblicità indimenticabili.
E chi non si ricorda il motto di Barilla? Nel 1984 il calore della famiglia e della tradizione casalinga si sprigiona con dolcezza in “Dove c’è Barilla, c’è casa”.
Di tutt’altro stile un’altra pubblicità, che oggi probabilmente definiremo un po’ sessista, ma che di certo ha ottenuto un gran successo. Sto parlando di una birra bionda, stretta tra le braccia di una bella ragazza, ovviamente bionda, accompagnata dall’headline “Chiamami Peroni sarò la tua birra”.
Una donna (la Gioconda) è protagonista anche di un’altra scelta promozionale, che stavolta pone l’attenzione sull’acqua perfetta, che non è liscia, né gassata, ma Ferrarelle .
Ha fatto la storia della pubblicità un’eccentrica immagine, che assieme alle parole e al nome del brand ha costruito una delle provocazioni più riuscite: “Chi mi ama mi segua” .
Espressione che ancora oggi utilizziamo, spesso per ricordare i tempi passati, è “Milano da bere”, che ha accompagnato nella sua ascesa l’amaro Ramazzotti.
Infine (anche se l’elenco sarebbe infinito), ti ricordi questa pubblicità di Benetton? Uno stile che rimane ancora oggi nella strategia comunicativa di questo brand.
Quelle social.
Non c’è più la pubblicità di una volta. E certo!
I tempi, le persone e i mezzi di comunicazione sono cambiati, dunque la pubblicità deve adeguarsi.
I tempi per comprendere e farsi coinvolgere si riducono, ad esempio, e tra i mezzi più utilizzati ci sono quelli del web come i social network. Le nostre menti si sono sviluppate e necessitano di imput più elaborati, immagini più affascinanti, parole più attraenti.
Le pubblicità oggi si condividono e ogni occasione è buona per crearne una. Guarda cosa si sono inventati questi brand
per Halloween
durante l’eclissi solare
per il pesce d’aprile
nella giornata di San Valentino
per Natale
e… semplicemente per Facebook
Le essenziali.
A proposito di provocazioni e umorismo, ecco alcune pubblicità che ho scovato aggirandomi nel web. Questi esempi sono una concentrazione di idee e poche parole, che riescono con uno stile minimalista, costruito con immagini e parole essenziali, a creare nelle nostre menti un riscontro formidabile.
IKEA: uno spazio riservato per una grande comunicazione.
Complimenti a copywriter e art director di IKEA! Anche in questo caso la comunicazione non prevede immagini straordinarie o frasi elaborate: l’idea giusta è la fonte sicura per una buona pubblicità, e questo brand (come molti altri) ne è la dimostrazione.
E tu che ne dici? Qual è, secondo te, l’idea che ha fatto brillare più di altre un brand? Scrivici nei commenti!