Salve a tutti, mi chiamo Laura e sono una repin compulsiva.
Vorrei parlarvi di Pinterest. Come abbiamo già detto precedentemente in un articolo che spiega il social e le sue funzioni, la start up nata nel 2010 in una camera di college da tre amici, è uno dei social più frequentati e chiacchierati del momento. Il suo popolo? per la maggior parte… donne!
In America ben l’80% di queste sono iscritte ed ha avuto così tanto successo tra il popolo femminile che la rivista Time ha scritto:
Le donne non vengono da Venere, vengono da Pinterest.
Quindi mi sono chiesta: come mai?
Quando ancora non ero iscritta al social, ho effettuato una piccola ricerca per capire prima di tutto le funzioni ma soprattutto se poteva essermi utile in qualche modo. Da quello che ho trovato in rete l’immagine che si concretizzava sempre di più nella mia mente era quella di milioni di donne che, come quando fanno shopping e comprerebbero tutto, compulsivamente affiggono con puntine virtuali – i pin – sulle loro bacheche cose trovate in rete.
Inutile dire che ho richiesto l’invito a entrare in questa nuova community. La mia scoperta? Tutte le meravigliose immagini ad alta risoluzione che ti trovi avanti rappresentano non cose a caso, ma “oggetti del desiderio”. Sono cose che ti piace vedere e che vorresti avere, quindi decidi di repinnarle e affiggerle sulla tu bacheca. Tutto ciò che suscita interesse, un paio di orecchini, un abito o un paio di scarpe ad esempio, meritano di essere postate in bacheca e di essere poi riviste con calma in modo da approfondirne le caratteristiche.
Durante la pausa pranzo in agenzia spesso ci colleghiamo a pinterest ed è come se facessimo un giro tra i negozi, l’unica differenza è che sul social puoi guardare quello che ti piace per tutto il tempo che ti pare e conservarlo – repin – in bacheca. Infatti oltre l’80% dei pin sono repin.
Tornando a Pinterest, perchè ha avuto tutto questo successo?
“Uno degli elementi che va a costruire la forza del viral-dna è rappresentato dalla capacità dell’idea di adattarsi in vari modi, di essere riusabile”
Come sostiene Mirko Pallera in Create – progettare idee contagiose (e rendere il mondo migliore) – una delle caratteristiche di un’idea contagiosa è appunto quella capacità di essere adattabile ad altre situazioni. Pinterest ce l’ha. Le sue imitazioni sono innumerevoli. C’è quello per il viaggio Wanderfly , che è un mix tra Pinterest e TripAdvisor, c’è quello di incontri TheCompletMe, quello per i designer Usabilla, quello dove puoi condividere ricette da ogni parte del mondo I Wanna Nom e ovviamente ci sono quelli per gli uomini!
Mettiamoci un attimo nei loro panni, di tutti quelli che si sono iscritti. Ecco cosa hanno trovato: idee per il giardino, idee per il matrimonio, cose per bambini, scarpe, vestiti e gioielli vari… la reazione era ovviamente prevedibile, tutti su Manterest ! Invece di affiggere con una puntina ciò che ti piace loro lo inchiodano! Possono trattare argomenti soprattutto maschili, quindi auto, moto, sport e…donne! Infatti Pinterest ha anche un paio di versioni porno ad esempio Pornterest (pin your porn).
Pinterest e le aziende: Il caso Holler
Come visto nell’articolo precedente, pinterest è stato usato da molti brand per pubblicizzare la loro attività e per cercare di far “affezionare” i clienti alla marca usando foto ad alta risoluzione (vedi il caso di caffè Carbonelli ).
Holler, agenzia di comunicazione situata a Sidney in Australia, ha deciso invece di presentarsi ri-creando un sito web su Pinterest. Non ho ancora deciso quanto sia una cosa simpatica, intanto dateci un occhio e fatemi sapere che ne pensate!
E tu sei già su Pinterest? O sei iscritto a una sua imitazione?