Scrivi in prima persona, pensa alle domande che ti farebbe un esaminatore, evidenzia i tuoi punti di forza. Evita valutazioni personali, errori ortografici e dimenticanze.
No, i suggerimenti non sono finiti qui. Prosegui la lettura per conoscere consigli, informazioni utili e curiosità su come scrivere un curriculum vitae.
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Gli elementi indispensabili in un curriculum vitae
Che tu lo scriva o lo disegni, che sia un racconto, un elenco o un’infografica, il tuo curriculum vitae deve contenere la tua storia, formativa e professionale, certo, ma anche quotidiana. Puoi aggiungere hobby e passioni, ad esempio, se inerenti al lavoro che cerchi e se contribuiscono a migliorare la tua presentazione.
Alcuni elementi, però, sono indispensabili: vediamo quali.
- Dati personali: nome, cognome, indirizzo, data di nascita, telefono e-mail.
- Nella sezione formazione inserisci titolo di studio, quando l’hai conseguito, nome della scuola superiore, dell’università o altro, e luogo.
- Non dimenticare master o altri studi post-università, corsi di specializzazione, seminari, ecc.
- Elenca le esperienze professionali in ordine cronologico dalla più recente (specifico: in basso la prima, in alto l’ultima): ricorda di inserire il periodo, il tuo ruolo, il nome dell’azienda, dello studio, dell’agenzia o altro. Aggiungi anche le funzioni che hai svolto e, se vuoi, una breve descrizione di ciò che hai imparato o alcuni dettagli che vorresti l’esaminatore conoscesse (dai uno sguardo alla struttura di Linkedin).
- Aggiungi il livello della tua conoscenza delle lingue, scritte e parlate.
- Anche l’informatica vuole la sua parte: scrivi cosa sai fare con il computer, quali programmi sai usare e indica anche qui un livello.
- Ricordati di aggiornare sempre il tuo curriculum con le ultime esperienze.
Curriculum creativo: il modo giusto di comunicarsi
Dimentichiamo il curriculum in formato europeo! Entriamo nel mondo della creatività con il curriculum creativo, un esempio di candidatura dedicato ad alcune tipologie di destinatari, come le agenzie di comunicazione.
Non solo: ritroviamo i curricula creativi nel web (vedi le infografiche, ad esempio) quando vogliamo presentarci in un sito o in portali dedicati all’esposizione dei resume come beahance.
Non è obbligatorio, certo, ma per comunicatori e artisti avere un curriculum creativo è fortemente raccomandato, perché è uno strumento utile per attrarre l’attenzione e mostrare le proprie capacità fin dall’inizio.
Cosa non deve mancare in un curriculum creativo?
Valentina Falcinelli di Pennamontata elenca alcuni elementi indispensabili:
- headline, dove inserisci nome, cognome e ruolo ben visibili;
- subheadline con la tua value proposition (perché l’esaminatore dovrebbe preferirti agli altri candidati?);
- dati, anagrafici e di contatto, come indirizzo mail, telefono, link a profili social come Linkedin, ecc. (mi raccomando, solo quelli professionalmente utili);
- competenze e capacità (inserisci prima quelle più rilevanti per il ruolo a cui aspiri);
- istruzione (dalla scuola superiore in poi);
- inserire una foto è un plus, non abbiamo nulla da nascondere!
Soprattutto quando devi presentarti a un colloquio, ti suggerisco di tenere da parte un promemoria, cartaceo o digitale, in cui elenchi in ordine cronologico le tue esperienze formative e professionali, compresi voto, ruolo e conoscenze apprese. Lo so, può sembrare noioso, ma mi è capitato di dover ripercorrere a memoria tutte le informazioni: meglio evitare troppe pause di riflessione (troppe no, ma qualcuna è ammissibile, per dimostrare che non rispondi a casaccio).
Valentina ci offre anche alcuni consigli sulla grafica:
- preferisci gli elenchi puntati ai paragrafi;
- scrivi frasi di 13/17 parole per facilitare la lettura;
- utilizza correttamente e senza esagerare i grassetti (ne ho parlato qui) e le sottolineature;
- il font deve essere maggiore di 11 punti e sans serif, più leggibile.
Racconti visivi, qualche esempio
Ora concentriamo la nostra attenzione su alcuni esempi di curricula creativi di designer, copywriter, videomaker e altri professionisti della comunicazione che ho selezionato qui.
Sono riassunti di vita, mostrano le capacità e rappresentano la personalità degli autori: sono la prima immagine di noi che il datore di lavoro vede, quindi vale davvero la pena fare attenzione ai dettagli, alla completezza e alla creatività.
Questi esempi riescono a catturare la nostra attenzione grazie a colori, immagini e forme geometriche, formati e strutture.
Potevano mancare le infografiche? Vediamole.
(Se vuoi provare a crearne una on line in pochi passaggi, puoi provare Infogr.am, vizualize o easel.ly)
Curriculum vitae: cosa evitare
Ci sono errori che è di vitale importanza non commettere. Non sono ammesse distrazioni, nemmeno imprecisioni: quando scrivi il curriculum vitae, hai tutto il tempo per rileggerlo, rivederlo in tutte le sue parti, fino ai minimi dettagli. Dunque nulla, ma proprio nulla, va lasciato al caso. Tra gli errori da evitare vediamo quali sono i principali.
- Dimenticare di aggiungere i tuoi contatti (mail e numero di cellulare in primis).
- Barare su formazione o esperienze professionali.
- Scrivere informazioni su di te che non hanno nulla a che vedere con il posto di lavoro per cui ti candidi (se proprio vuoi farlo, limitati ad accennarle).
- Dilungarsi su ogni esperienza.
- Definire conoscenze come “scolastiche” (o evitiamo di inserirle o scegliamo di valutarle con punteggio).
- Allegare una lettera di accompagnamento più lunga del curriculum.
- Copiare curricula dal web o da riviste specializzate senza ragionare su quale modello è preferibile puntare in base alla posizione lavorativa ambita.
- Scegliere a caso modelli di cv gratuiti (rischi di compilare un semplice modulo uguale a tanti altri).
- Scrivere un curriculum standard, uguale per ogni posizione lavorativa a cui ambisci (ogni lavoro richiede specifiche informazioni o di sottolinearne alcune al posto di altre).
- Compilare un curriculum formato europeo, se richiedi un colloquio per un lavoro creativo (salvo richieste precise, meglio evitare questo formato anche per altri lavori: pensa o informati su quali domande potrebbe farti un esaminatore al colloquio e scrivi le risposte nel curriculum).
- Dare per scontate informazioni che, invece, possono risultare importanti (qualche rilettura ti aiuterà a non dimenticare pezzi della tua vita per strada).
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