Hashtag, come e perché sfruttarli

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Pubblicato il 3 Settembre 2015

Gli hashtag, piccoli graziosi cancelletti seguiti da una parola o da un’espressione, si possono ormai incontrare ovunque e sono talmente penetrati nella nostra vita che i nostri pensieri sembrano ideati con la loro stessa struttura.

Anche gli specialisti del digital marketing fanno tesoro di questi cancelletti per creare una comunicazione efficace per il target di riferimento. Troviamo quindi gli hashtag sui social network, sotto le fotografie, nelle annotazioni degli eventi più importanti come presentazioni, concerti e fiere. Certo, identificano con precisione cose, però…

Attenzione: un hashtag può essere anche un’arma potente per compromettere la reputazione di un’azienda solida, ricordiamo ad esempio il caso dei 15.000 tweet #boicottabarilla contro la Barilla. In quel momento un’azienda stabile si è ritrovata nei guai a causa di una dichiarazione poco ragionata. È comunque indispensabile reagire, anche in caso di insuccesso ed è quindi importante monitorare sempre ciò che viene detto della propria azienda. L’importanza di effettuare questo monitoraggio è piuttosto evidente e in questo caso i cancelletti sono un ottimo aiuto.

Generalmente, studiare le comunità digitali e capire a che cosa si ispirano, è molto utile e consente di adottare comportamento di marketing più razionale.

Comprendere le necessità del pubblico permette di offrire il prodotto giusto, mentre l’utilizzo dell’etichetta corrispondente permette di promuovere ancora più semplicemente beni e servizi. È inoltre possibile inventare hashtag personalizzati, per formare, educare e influenzare il target audience. Oggi si può addirittura registrare un hashtag a uso esclusivo, per impedire che venga utilizzato da altri.

Come utilizzare gli hashtag sui principali social network

Twitter: indispensabili, ma non più di 2 per ogni tweet

Questo social network è perfetto per posizionare il brand. Ogni giorno in questo spazio vengono però pubblicati oltre 500 milioni di tweet… gli hashtag consentono di raddoppiare la visibilità, di individuare le informazioni utili e di non perdere le chat interessanti.

Di solito i cancelletti sono sottostimati: secondo dati statistici vengono utilizzati solo dal 24% degli utenti di Twitter. I messaggi che contengono hashtag hanno maggiore risonanza, ma si consiglia di non utilizzare più di 2 cancelletti per post.

Gli hashtag più noti sono collegati con eventi, concerti, conferenze. Nella sezione “Tendenze” trovi l’elenco dei temi più caldi, che ti consente di intervenire nelle discussioni e “cavalcare l’onda”.

Instagram: più sono meglio è (almeno 11)

Caricare foto senza hashtag su Instagram è inutile: nessuno le vedrà mai. È consigliabile invece mettere più hashtag possibile (c’è comunque un limite di 30 hashtag), scegliendo attentamente parole che corrispondano al tema dell’immagine.

Le immagini con 11 e più hashtag ottengono il 79,5% delle interazioni. Puoi anche aggiungere hashtag direttamente nei commenti sotto la foto (non più di 5) ed eliminarli e sostituirli con altri: in questo modo aggiornerai il post e ne aumenterai la visibilità.

Google+: non più di 3-5, non fidarti dei suggerimenti automatici

Su Google+ è consigliabile utilizzare 3-5 hashtag per post. Il canale stesso suggerisce automaticamente delle varianti, ma non sempre sono gli hashtag più adatti. Considera quindi che dovrai scegliere tu gli hastag giusti. Se inserisci hashtag nei commenti raddoppi le chance di essere trovato.

Facebook: solo per catalogare, non per aumentare l’outreach

Questo social network è una storia a parte. Qui gli hashtag diminuiscono la copertura del post. Ma questo non significa che non devono essere usati! Possono essere utili in modo diverso, ad esempio per catalogare i contenuti (#semrush_news, #semrush_research e così via).

Utilizzando gli hashtag puoi spostare post direttamente da Facebook a Twitter, ma le diverse impostazioni di privacy non consentono di utilizzare al meglio i cancelletti per la promozione del business. Se Twitter ha infatti lo scopo di coinvolgere persone, Facebook è stato invece pensato come una piattaforma per comunicare prevalentemente con gli amici.

Gli strumenti per la ricerca degli hashtag più efficaci

Gli hashtag sono delle parole chiave, quindi devono essere pertinenti. Per non sbagliare è consigliabile usare gli speciali strumenti che presentano l’elenco di parole o espressioni più ricercate su Internet.

Ecco gli strumenti che vi permettono di identificare e analizzare i migliori hashtag:

1) Ritetag: esegue la ricerca su oltre 10 milioni di hashtag e individua relazioni tra di loro per essere sempre “on trend”. Può essere utilizzato direttamente su Internet o come estensione del browser. La cosa più interessante è che Ritetag può analizzare i vecchi tweet per capire quali hashtag sarebbe stato meglio utilizzare, per ottenere un risultato migliore.

2) Hashtagify ha un approccio più visuale ed evidenzia gli hashtag principali per diverse aree tematiche. Vengono indicati rating e livello di correlazione per ogni tag, inoltre è possibile trovare e contattare gli influencer in una determinata nicchia.

3) SEMrush è lo strumento perfetto per la ricerca degli hashtag. Se ti sembra strano, considera che, come già detto, gli hashtag sono come le parole chiave: usare i rapporti sulle keyword di SEMrush può aiutare a “etichettare” i contenuti al meglio. Combina questo strumento con altre soluzioni di ricerca e analisi per ottenere un’unica strategia vincente per hashtag e SEO.

4) Keywordtool.io ricerca le keyword rilevanti nei Google database regionali. Anche se le opzioni della versione gratuita sono piuttosto limitate, questo strumento merita assolutamente considerazione.

5) TweetBinder permette di analizzare i tweet relativi a un determinato hashtag; sono disponibili due versioni: gratuita e Premium. Per ogni hashtag vengono indicati numero dei tweet, menzioni e casi d’utilizzo. La versione gratuita consente di esaminare fino a 300 tweet (limite che si raggiunge rapidamente). La versione Premium include i report in Excel.

6) Keyhole permette di rintracciare hashtag su Twitter, Instagram e Facebook. Funziona in tempo reale e consente così di ottenere maggiore rilevanza, fornisce inoltre vari grafici e rating di tematiche, fonti e dati demografici, come supporto per l’analisi.

7) Topsy, uno dei primi strumenti per le analisi di Twitter, favorisce ricerche avanzate e fornisce informazioni sulle tendenze. Permette inoltre di analizzare hashtag e tweet in lingue diverse; la maggior parte delle opzioni è gratuita.

8) Iconosquare consente di visualizzare le metriche chiave di un account Instagram. È molto utile non solo per individuare gli hashtag di tendenza, ma anche per verificare la reazione all’utilizzo dei tuoi hashtag.

Una volta scelti gli strumenti più adatti, utilizzali per SEO, content marketing e branding del tuo business.

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