Le Facebook Ads sono degli strumenti estremamente validi, ma possono risultare controproducenti se non si è in grado di isolare i consumatori a seconda del grado della loro relazione e/o conoscenza del prodotto o servizio.
Troppo spesso si assiste a un processo semplicistico, composto esclusivamente da un targeting per interessi (e demografiche) e da Lookalike Audience di ‘’simili ai clienti’’. In poche parole, si tratta di una comunicazione massiva e poco segmentata. Ovvero, si punta direttamente alla vendita senza considerare i diversi momenti del processo decisionale e su quali strumenti o formati investire per muovere i diversi target all’interno del funnel di conversione.
Conseguentemente, bisogna andare incontro ai reali bisogni del target e definire un processo in 3 fasi che sappia attrarre visitatori, transformarli in lead e convertirli in clienti.
Di seguito, trovi un modello strategico da poter applicare (o declinare) alla tua attività.
- Brand Awareness
Il primo passo è quello di far conoscere il proprio brand ai potenziali futuri clienti. Blog, post e video sono i formati ideali per aumentare la notorietà e per attrarre traffico qualificato. Ovviamente, bisogna concentrarsi su bisogni, interessi e problemi degli utenti. Senza dover sottolineare a tutti i costi la bontà dell’azienda.
Impostazioni.
Installa il pixel di monitoraggio, crea una custom audience relativa ai visitatori del tuo blog e la relativa Lookalike. Adesso, lancia una campagna di traffico al sito e imposta due diversi ad set :
- Lookalike visitatori blog
- Interessi
In entrambi i casi non dimenticare di escludere chi ha recentemente letto i tuoi articoli e approfondimenti tramite la funzione ‘escludi’.
Per quanto riguarda gli interessi, effettua alcuni test preliminari promuovendo le interazioni dei tuoi post in timeline. Sfrutta Audience Insights e Audience Optimization per restringere il campo a ciò che è più rilevante per il tuo target. Inoltre, è una buona pratica creare una Custom Audience relativa agli utenti che hanno interagito maggiormente con i tuoi video e utilizzarla per le tue scelte di targeting.
- Lead generation
È arrivato il momento di promuovere le tue risorse (eBook, case studies, etc.) e strumenti sul sito (ad esempio i comparatori e i test di prodotto), per trasformare le tue audience in lead. Per quanto riguarda i ‘magneti’ che andrai a offrire, cerca di essere il più specifico possibile e concentrati su una nicchia profittevole per il tuo business. Ora, hai a disposizione due opzioni:
1 il traffico verso le tue landing page,
2 generare direttamente contatti tramite le lead ads.
Impostazioni.
Nel primo caso, crea una Custom Audience di chi ha visitato da poco la thank you page relativa a una tua risorsa ed escludi dai tuoi ad set chi ha già scaricato il contenuto. Per quanto riguarda il target, ti consiglio 2 possibili opzioni:
1 chi ha recentemente visitato il blog,
2 chi ha interagito con i tuoi video.
La finestra temporale può variare dai 30 ai 60 giorni, a seconda delle dimensioni dell’audience. Come avrai notato, raggiungeremo soltanto chi già ci conosce e quindi è più propenso a continuare la relazione.
Se scegli di generare i tuoi contatti tramite le lead ads, tieni a mente che Facebook ha recentemente integrato la possibilità di escludere o targettizzare chi ha già interagito con i form promossi tramite l’Engagement Custom Audience.
- Conversione
Finalmente sei arrivato verso la fine del funnel ed è il momento di promuovere le tue offerte e promozioni. L’obiettivo è quello di trasformare i lead generati in clienti. Se hai attratto lead realmente interessati alla tua proposta, il processo di conversione sarà naturale e non forzoso.
Impostazioni.
Lancia una campagna di ‘conversioni sul sito’ e utilizza i seguenti target :
1 chi ha recentemente visitato la thank you page della risorsa promossa per attrarre lead,
2 chi ha recentemente sottoscritto il tuo form (lead ads).
Escludi i già clienti che hai tracciato grazie al pixel di monitoraggio.
Non dimenticare che ogni processo di conversione ha le sue specificità legate al mercato di riferimento, al business model aziendale e alle strategie messe in campo dai competitor.
Se vuoi condividere la tua esperienza, ti aspetto nei commenti.