Scrivere un articolo in ottica SEO, molto semplicemente, significa adottare una serie di tecniche che lo rendono ottimizzato per i motori di ricerca. Questo significa che deve essere redatto tramite il corretto utilizzo delle parole chiave di riferimento e che deve rispettare i requisiti di posizionamento in termini di chiarezza, qualità e originalità. In parole semplici un articolo in ottica SEO è un contenuto web che, grazie alle caratteristiche appena citate, ha migliori possibilità di posizionarsi più in alto rispetto ad altri contenuti simili. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Cosa si intende per articolo in ottica SEO?
Un articolo in ottica SEO è un contenuto creato e strutturato in modo da essere facilmente individuabile dai motori di ricerca e, allo stesso tempo, di interesse per gli utenti. La SEO mira a ottimizzare il posizionamento di una pagina web nei risultati di ricerca per specifiche parole chiave, aumentando così la visibilità del sito e attirando più visitatori.
La scrittura in ottica SEO, tuttavia, non riguarda solo gli articoli del blog ma qualunque contenuto si intende pubblicare in rete. Redigerne uno ottimizzato, fluido nella lettura e interessante per i lettori è un lavoro che deve essere svolto da un professionista, ovvero un copywriter a risposta diretta o SEO copywriter a seconda delle finalità del contenuto.
La ragione è semplice: oltre a dover rispettare le basilari norme di scrittura, l’articolo deve catturare l’attenzione del lettore e contenere tutte le caratteristiche che lo renderanno affidabile, utile e interessante sia per chi lo leggerà che per i motori di ricerca. Per redigere un articolo in ottica SEO, quindi, occorre possedere un bagaglio di conoscenze ampio, che spazia dal posizionamento sui motori di ricerca al copywriting puro.
Parole chiave: come si utilizzano?
Le parole chiave sono il fondamento della SEO. Esse rappresentano termini o frasi che gli utenti digitano nei motori di ricerca per trovare informazioni e, grazie alle quali, ottengono una serie di suggerimenti tra i quali navigare o cliccare.
Per utilizzarle in un articolo in ottica SEO è necessario inserirle in punti strategici, cioè nel titolo, nell’intestazione e nel contenuto stesso. Attenzione! Questo non significa che basta “seminare” una dozzina di parole chiave in tutto l’articolo per ottenere un buon posizionamento, anzi, semmai il contrario.
I motori di ricerca, oggi, sono diventati molto intelligenti e sanno riconoscere in pochissimo tempo il tentativo da parte di un utente di aggirare le norme del posizionamento. Questo significa che il numero di ripetizioni delle parole chiave deve essere calibrato alla qualità informativa e alla coerenza del contenuto rispetto al titolo.
Il segreto? Scrivere sia per le persone che per i motori di ricerca
Un errore comune nella scrittura in ottica SEO è concentrarsi esclusivamente sulle performance rispetto ai motori di ricerca a scapito dell’esperienza dell’utente. Gli articoli devono essere sempre ben strutturati, con paragrafi brevi e chiari, oltre a includere elementi multimediali come immagini e video che arricchiscano l’intento informativo.
Sullo stesso piano di importanza troviamo i meta-tag, cioè i valori “tecnici” grazie ai quali l’articolo viene individuato e compreso anche dai bot dei motori di ricerca che scansionano la rete. La SEO, quindi, è utile solo se gli utenti trovano il contenuto interessante tanto quanto i motori di ricerca. Ecco perché il segreto per scrivere buoni articoli ottimizzati SEO sta nel trovare il giusto equilibrio tra qualità informativa e tecnica, cioè tra la soddisfazione degli utenti e il rispetto dei criteri di posizionamento.