Arriva HTTP/2: connessioni più veloci ed affidabili per il web

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Pubblicato il 18 Maggio 2015

Da quando è nato il web, il protocollo HTTP si è posto come base fondamentale del funzionamento del WEB, nella sua variante in chiaro (HTTP 1.1) ed in quella criptata, più sicura, HTTPS. È ormai la norma farne uso, sulla stragrande maggioranza dei siti, proprio in virtù della sua semplicità di fondo, e sul fatto che si basa su un modello consolidato come il client-server.

Su HTTP, di fatto, transitano tra l’altro file in HTML, Javascript e CSS: eppure questo protocollo è in parte scomodo, anche perchè presenta una serie di problemi irrisolti che rischiano di renderlo obsoleto. Tra di essi, una lentezza di fondo che costringe, il più delle volte, sviluppatori e webmaster a sfruttare meccanismi come il minify, al fine di comprimere al massimo la dimensione dei file e ridurre così, indirettamente, il numero di chiamate HTTP (causa tipica di rallentamenti sui nostri siti).

Cos’è HTTP/2 ?

HTTP/2 è un nuovo protocollo per il web che, è bene specificare fin da subito, sarà retro-compatibile con HTTP: basato sul progetto SPDY (pronuncia “speedy“) sviluppato da Google, sarà supportato nella maggioranza dei browser come Chrome, Opera, Firefox, Internet Explorer 11 e Safari. HTTP/2 è stato concepito per consentire il trasferimento di informazioni e contenuti per il web, cercando nel contempo di ridurre la latenza che spesso accompagna le connessioni.

Le sue principali caratteristiche consistono anzitutto nella possibilità di switchare tra HTTP 1.1 e 2.0; in secondo luogo, si punterà sulla retrocompatibilità con il predecessore (e non poteva essere altrimenti, in effetti). Sarà utile perchè riuscirà a comprimere i dati degli header HTTP, risolvendo una serie di problemi noti nel protocollo precedente, e consentendo ai client di caricare più pagine in parallelo dentro una singola connessione. Questo genere di modifiche, ovviamente, non saranno a carico dei singoli utenti, quelli che leggono la posta via browser o consultano il proprio sito preferito, bensì verranno progressivamente inserite come caratteristiche nei browser. Per chi lavora con il web, se da un lato la modifica dovrebbe passare relativamente indifferente (ma è sempre bene sapere che la novità è di imminente introduzione), progettare ed utilizzare API / webservice alla Mashape potrebbe cambiare, diventando un processo sperabilmente più snello.

HTTP/2 è un’innovazione del web che può portare innumerevoli vantaggi, ma senza porsi con “prepotenza“: non pretende di stravolgere troppo dell’esistente (retro-compatibilità), ed offrirà come il suo predecessore medesima sintassi, codici di status, header, protezione HTTPS ed URI. Quello che cambierà, invece, è legato soprattutto a come i dati vengono partizionati e trasportati da e verso client e server.

Con HTTP/2 si potranno avere pagine più veloci

Il processo di minify (o “minificazione”) che abbiamo citato all’inizio, oltre ad essere spesso ostico da realizzare, in certi casi non è conveniente nè realmente efficente, senza contare che non è detto che riesca a ridurre il numero di connessioni HTTP. HTTP/2 permette al server di inserire un numero maggiore di dati all’interno della trasmissione, in modo da dare al client risposte più consistenti. Senza scendere in ulteriori dettagli, tali risposte saranno in grado di ridurre (header compression) le varie “perdite di tempo” di cui sono spesso afflitte le connessioni HTTP tradizionali.

Per chi volesse fare qualche test, le nightly builds di Firefox (cioè le versioni del browser non ufficiali, pubblicate in automatico senza check e messi a disposizione degli utenti perchè li testino) supportano, almeno in teoria, già da ora HTTP/2 (fonte).

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