Il piano di marketing è uno degli strumenti fondamentali per pianificare strategie comunicative e commerciali. Si concentra sul cliente/consumatore (caratteristiche, bisogni, tendenze, ecc.) e si divide in
- mission (chi siamo? cosa facciamo?)
- business plan (lo schema del progetto)
- analisi della situazione (fattibilità e analisi SWOT)
- obiettivi
- strategie (come raggiungere gli obiettivi)
- piano d’azione
- budget
In questo post voglio focalizzarmi sull’analisi SWOT, un supporto alle scelte e un’analisi che razionalizza i processi decisionali.
Cos’è l’analisi SWOT?
Questo metodo è fondamentale per aiutarci a cambiare prospettiva con più facilità: attraverso l’analisi SWOT, infatti, possiamo vedere i problemi e le possibili soluzioni dall’esterno e all’interno del nostro progetto, affrontando così dinamiche diverse con un atteggiamento mentale più obiettivo e lungimirante. L’analisi SWOT ci dirige verso la strada giusta, quella tra il pessimismo che limita idee, intraprendenza e ambizione, e l’ottimismo, che rischia di perdersi dimenticandosi i mezzi adatti a superare difficoltà impreviste. Questa analisi si basa su 4 punti di vista, più approfondita di così!
La matrice SWOT.
Proposta da H. Weihrich nel 1982 fra i modelli e gli strumenti per la pianificazione strategica, la matrice SWOT è divisa in 4 parti, che determinano le caratteristiche di un progetto. Questi punti di vista sono diversi e contrastanti fra loro, per poter costruire la soluzione migliore e più equilibrata.
- Strenghts, i punti di forza (plus)
- Weaknesses, i punti deboli (minus)
- Opportunities, i vantaggi
- Threats, i rischi
I primi due elementi si riferiscono alla situazione interna al piano di comunicazione (e, dunque, al progetto), gli altri due analizzano il clima socio-culturale, la congiuntura economica, altre minacce e opportunità che possono arrivare dall’ambiente esterno e in futuro.
“La matrice è molto utile nella gestione a vista, perché con una sola occhiata si vede subito se prevalgono gli aspetti positivi o negativi della situazione analizzata, se ci sono più problemi all’interno o all’esterno dell’organizzazione, se la situazione è statica o proiettata nel futuro.” Umberto Santucci, consulente e formatore freelance.
Le parti della matrice.
- I punti di forza (modificabili) sono i vantaggi che un prodotto, un servizio o un brand ha rispetto ai concorrenti, come, ad esempio, caratteristiche innovative, la possibilità di migliorare nel tempo (flessibilità) e di espandere il suo bacino d’utenza, ecc.
- I punti deboli (modificabili) sono i primi a essere individuati dai concorrenti, dunque è fondamentale prenderne coscienza e cercare soluzioni o alternative: se, ad esempio, il mio prodotto richiede spese elevate a chi lo utilizza, devo ripensare le sue caratteristiche.
- Le opportunità (difficilmente modificabili) rappresentano le possibilità, attuali e future, di colmare le lacune, offrire soluzioni per soddisfare bisogni e rispondere alle richieste dei clienti/consumatori: un esempio è innovare un settore statico.
- Le minacce (difficilmente modificabili) possono derivare da forti competitor, come può essere una multinazionale, o da una concorrenza sleale, che offre prodotti a un prezzo minore nascondendo sacrifici nella qualità: un’attenta analisi può prevenire ostacoli e fallimenti.
Come procedere.
Per attuare un’analisi SWOT, le azioni da compiere si possono riassumere così:
- raccogliere le informazioni
- identificare i concetti da sviluppare
- individuare i fattori esterni (opportunità e minacce)
- e i fattori interni (punti di forza e deboli)
- organizzare possibili strategie e scegliere le migliori
- valutare l’efficacia delle strategie (controllo)
I vantaggi di un’analisi SWOT.
L’analisi SWOT è necessaria soprattutto a supportare una strategia aziendale in contesti incerti, dove la competitività è forte e i rischi sono in agguato. In pratica, quasi sempre.
- Quando un contesto è ben analizzato, l’analisi SWOT aiuta a definire una strategia.
- Quando la strategia soddisfa i bisogni, un piano è più efficace.
- Quando le parti coinvolte nel piano partecipano all’analisi e collaborano, il consenso sulla strategia si raggiunge in breve tempo e con più facilità.
Compiuta un’analisi preliminare di contesto, progetto e procedure (relative al piano di comunicazione), classificarne i risultati in uno schema ti può aiutare a individuare lacune, problemi e, di conseguenza, le priorità di intervento.
Gli svantaggi.
Un’analisi SWAT superficiale e disorganizzata può avere dei punti deboli e destabilizzare l’andamento del lavoro.
- Se parti del team prendono decisioni individuali o soggettive, l’analisi si sgretola e si annulla.
- Se la squadra agisce in modo superficiale, l’analisi Swat perde il suo valore e la sua funzione.
Quando organizzi un piano di marketing o una qualunque strategia comunicativa, anche la più semplice,ricordati dell’analisi SWOT: è uno schema semplice, ma utile a identificare i punti fondamentali di un progetto. Utilizzala come un promemoria dall’inizio alla fine del lavoro, aggiornala quando serve, sviluppala quando ti è richiesta una relazione del progetto.
Utilizzi l’analisi SWOT nel tuo lavoro? Condividi nei commenti la tua esperienza!