Nelle aziende moderne, il controllo di gestione si riferisce a tutte quelle procedure che hanno l’obiettivo di guidare dirigenti e manager nel controllo efficace delle risorse, nell’ottimizzazione delle performance e nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Viene generalmente svolto tramite appositi software digitali progettati per pianificare, monitorare e analizzare le attività finanziarie, economiche e operative interne, al fine di permettere a chi di dovere di prendere decisioni informate e consapevoli.
In questo articolo vogliamo approfondire questo argomento, per spiegare non solo a cosa serve il controllo di gestione, ma anche come funziona e quali sono i benefici nello sfruttarlo al meglio.
Le fasi di controllo di gestione
Il controllo di gestione comprende una serie di fasi cruciali. Ne fanno parte prima di tutto la pianificazione a breve, medio e lungo termine con relativi piani d’azione e budgeting necessari per raggiungere i risultati previsti.
C’è poi la fase di esecuzione, che consiste nell’implementazione dei piani, nell’allocazione delle risorse e nell’avviamento delle azioni pianificate e richiede il coordinamento di tutte le parti dell’azienda per garantire una comunicazione efficace.
A questa fase segue quella del controllo, tramite analisi e reporting di indicatori chiave delle prestazioni aziendali (KPI), come vendite, costi e margini di profitto, confronto dei risultati rispetto agli obiettivi e correzione di eventuali scostamenti.
Altre fasi del controllo di gestione prevedono l’ottimizzazione dei costi, il monitoraggio delle metriche finanziarie, le previsioni finanziarie e i report personalizzati per diverse aree aziendali.
C’è, infine, la valutazione e l’analisi dei risultati, utile non solo a valutare l’efficacia delle azioni intraprese, ma anche ad avere i giusti feedback per migliorare la pianificazione futura.
I diversi livelli del controllo di gestione
Quando si parla di controllo di gestione, si può fare riferimento a tre differenti livelli, ciascuno dei quali risponde a esigenze specifiche.
C’è infatti il controllo operativo, che riguarda le attività quotidiane svolte in azienda, ha l’obiettivo di ottimizzare prestazioni e produttività dei processi e viene generalmente svolto da supervisori e capi reparto.
C’è poi il controllo direzionale, utile a garantire il raggiungimento degli obiettivi nel breve e medio periodo in termini economico-finanziari e svolto dai Manager di livello intermedio tramite coordinamento tra i diversi dipartimenti aziendali.
Infine, c’è il controllo strategico, incentrato invece sugli obiettivi a lungo termine definiti dalla pianificazione strategica. È in mano all’alta direzione e riguarda principalmente decisioni e visione globale dell’azienda.
Controllo di gestione: i vantaggi
Il controllo di gestione consente a un’azienda di ottenere una grande efficienza, andando ad automatizzare i processi manuali e, di conseguenza, ridurre errori, risorse e tempi necessari per svolgere i vari compiti.
Questi software permettono inoltre di avere una visione chiara delle performance aziendali, facilitando l’accesso in tempo reale a report, analisi approfondite e piani strategici anche nel lungo periodo e aiutando gli imprenditori a guidare, decidere e dirigere in modo programmato e coordinato la propria azienda.
In più, il controllo di gestione riduce i rischi prevedendo potenziali problemi e adottando misure preventive che migliorano la qualità delle decisioni strategiche.