Restyling o nuovo sito web per hotel? Una domanda importante, soprattutto per aziende come le strutture turistiche, dove il sito web è più che una vetrina: un vero e proprio fulcro dell’attività.
Proviamo a rispondere e a ipotizzare qualche scenario.
Quando conviene fare solo un restyling? Innanzitutto dobbiamo comprendere come è fatto l’attuale sito, sia a livello tecnico che grafico. I recenti cambiamenti effettuati anche da Google sull’indicizzazione impongono quantomeno che sia adatto alla navigazione su dispositivi mobili e quindi direi che il punto di partenza fondamentale è proprio questo.
Dal punto di vista del codice è fondamentale che esso segua gli standard odierni, meglio se utilizzando l’approccio “semantico”, visto di buon occhio da Google e dagli altri motori di ricerca.
I dati di navigazione, che si possono rilevare ormai su più fronti, evidenziano che la navigazione da tablet e smartphone sia di gran lunga quella più utilizzata e quindi pensare di rendere il nostro sito ben utilizzabile su questi canale è una ottima spinta per intraprendere tale operazione.
Eseguire solo il restyling e non creare un nuovo sito è utile solo se, come dicevamo prima, l’infrastruttura su cui è realizzato è abbastanza moderna e permette di effettuare il restyling con poche e semplici operazioni. Dobbiamo quindi valutare il tipo di Hosting a cui facciamo affidamento, il linguaggio di programmazione con cui è realizzato, le immagini che abbiamo a disposizione e se la veste grafica può essere facilmente adattata.
Se il sito è realizzato con qualche CMS come WordPress, Joomla o Drupal, possiamo pensare che solo un restyling sia veramente fattibile, anche se correnti di pensiero diverse sostengono che il sito di una struttura ricettiva (di un hotel, di un albergo medio grande, ad esempio) sarebbe meglio fosse realizzato con un CMS o sistema di gestione proprietario, per una maggior sicurezza e affidabilità.
Nel caso in cui si utilizzassimo questi CMS open source, ricordiamoci di utilizzare plugin e temi PREMIUM, cioè a pagamento, poiché garantiscono una migliore assistenza da parte dell’azienda che li ha realizzati e soprattutto gli aggiornamenti avvengono periodicamente, sono “certificati” e sicuri.
Quando, invece, non troviamo i presupposti necessari per fare il restyling in poche mosse, pensare di rifarlo totalmente potrebbe essere la scelta migliore e in definitiva anche quella più economica. Molto spesso, infatti, riadattare un vecchio sito in php o html, magari con css datati, risulta più dispendioso che rifarlo daccapo.
Una buona via di mezzo potrebbe essere quella di riutilizzare parte dei contenuti come testi, traduzioni e alcune foto, sempre che siano abbastanza nuove e di risoluzione adatta alle odierne visualizzazioni.
Ultima raccomandazione, ma non meno importante, è affidarsi a professionisti e non al “nipote” di turno o persone improvvisate che sanno usare wordpress o joomla a livello base.
Un fattore da non sottovalutare in entrambi i casi è anche quello di adeguare il sito a operazioni di revenue per la vendita della struttura. Predisporre spazi per la vendita delle camere in offerta o per pacchetti speciali può essere un buon modo per prevenire e diminuire le prenotazioni tramite OTA, cosa che sicuramente un sito datato non permette. Considerare, quindi, anche l’inserimento di un booking engine, può essere utile, purché lo stesso sia gestito in modo da rendere realmente agevole e conveniente prenotare direttamente (e non fuorviare l’utente con restrizioni o complicazioni spesso incomprensibili, che potrebbero spingere a rivedere l’intera infrastruttura web dell’hotel).
Seguire le tendenze in fatto di siti web e quindi rifare il sito solo perché la concorrenza ce l’ha più bello, la trovo una cosa piuttosto stupida. In questo caso, come in tanti altri, vale il buon senso: realizzare un sito che trasmetta all’utente finale tutte le informazioni che si aspetta di trovare, organizzate in maniera semplice e intuitiva, e che lo accompagni alla scelta dell’hotel per le proprie vacanze o altro in modo sicuro e senza dubbi.
Per concludere, se la struttura vuol potenziare la propria presenza on line, è consigliabile, dal momento che il sito subisce un restyling, di predisporlo per condividere i contenuti sulle piattaforme social più diffuse, da Facebook a Google+ e via dicendo.