Come promesso, dopo BuzzSumo, sono tornata con un articolo su un tool che può aiutare scrittori e web writer in ricerca d’ispirazione.
Blocco dello scrittore? La letteratura insegna!
Nel lontano 2001 Kerstin Pilz ha presentato, su Bollettino ‘900, un’interessante studio sugli ipertesti di Italo Calvino dimostrando che “il genere dell’iper-romanzo di Calvino ha anticipato certe caratteristiche fondamentali dell’ipertesto”. Uno studio, quello della Pilz, che ha avuto il merito di aprire nuovi scenari verso la narrativa di Calvino e verso il suo modo di strutturare i romanzi o, per meglio dire, gli iper-romanzi. Uno studio che ha, inoltre, inciso nella coscienza dei molti (ma non moltissimi se pensiamo a un paragone con le potenze europee con le quali siamo soliti confrontarci e a questo proposito il recente scritto di Mantellini edito da Minimum-Fax, La vista da qui, vi potrebbe fornire dei dati precisi e puntuali sul’evoluzione di Internet e tecnologie annesse nel Bel Paese) che si stavano avvicinando da qualche anno a Internet e all’ipertesto.
Calvino è riuscito a trasformare il lettore in un esploratore o un navigatore o ancora un viandante analogamente al lettore dell’ipertesto. In questo senso, rubando nuovamente l’espressione alla Pilz, l’ipertesto è una pagina che non ha
inizio e fine, come gli iper-romanzi di Calvino “una struttura sfaccettata in cui ogni breve testo sta vicino agli altri in una successione che non implica una consequenzialità o una gerarchia”. Ma la creatività, in questo processo che ruolo gioca? Si può dire che anche la creatività non ha inizio e fine?
Sarebbe curioso sapere cosa risponderebbe oggi Calvino. Ma senza scomodarlo troppo possiamo comunque affermare che qualcosa di quello che sarebbe stato il futuro, il nostro attuale presente, Calvino lo aveva dipinto durante le Lezioni Americane dell’ ’85: l’immagine di Medusa come punto di partenza, o proseguo, per spiegare la leggerezza del mondo, quella fluidità cara a Bauman che permette di guardare oltre lo specchio (Alice nel Paese delle Meraviglie), uno specchio che Codeluppi chiama schermo nel saggio, edito da Franco Angeli, L’era dello schermo. Convivere con l’invadenza mediatica.
Che cos’è Portent Content Idea Generator
Tornando alla risposta alla nostra domanda, se la creatività ha un inizio e una fine, la storia della letteratura e dell’informazione ci dimostra, ogni giorno, che arriva sempre un momento in cui l’ispirazione (l’idea, la motivazione) si scontra con l’immagine di Medusa o, in altri termine, con le troppe informazioni e dati che riceviamo, in ogni momento, “guardando” attraverso gli schermi. Ma c’è uno strumento che potrebbe finalmente risolvere questi problemi e aggirare l’ostacolo del blocco dello scrittore o dello spauracchio per la pagina bianca. Si tratta di Portent Content Idea Generator, un tool adatto allo scrittore, nell’accezione più classica del termine, ma anche al web writer che cerca ispirazione per i contenuti del suo blog.
Lo sviluppo della social proposition e del tono di voce del Brand in parallelo con la stesura del piano editoriale, con l’attività di copywriting e la diffusione dei contenuti sui social media considerati a monte del progetto sono alcuni degli aspetti strategici che dipingono l’attività del blogger che, insieme ad altre figure professionali, porterà un ritorno (ROI) all’azienda che ha deciso di investire in queste attività.
Portent Content Idea Generator aiuta il blogger, il web writer e lo scrittore nel processo di brainstorming per lo sviluppo di un titolo, di un articolo, di un’idea alla base di un progetto.
Come funziona Portent Content Idea Generator
L’interfaccia è semplice: inizia il tuo percorso digitando nel box una o più parole chiave (potrebbe anche essere il titolo del tuo prossimo articolo o l’argomento che vorresti trattare). Spesso è chiara l’idea che vogliamo comunicare ma non sappiamo come iniziare. Ecco che questo strumento ci viene in aiuto.
Per esempio, visto abbiamo parlato di brainstorming, ho provato a mettere le due principali parole chiave di un mio vecchio articolo pubblicato qui su webhouse: brainstorming tool. Ed ecco alcuni suggerimenti:
- “Write less; rewrite more – F. L. Lucas”
- “Dan Savage promised it gets better”
- “Become one with MacGyver” (yessss!)
- ma anche… “Please sing me Puff the Magic Dragon now”
Come potete vedere alcuni di questi risultati fanno sorridere ma c’è da dire che se quell’articolo dovessi scriverlo oggi, alla luce di questi suggerimenti, sicuramente andrei a rispolverare F.L.Lucas e, perché no, MacGyver 😉
Strappare un sorriso al lettore significa riprendere in mano l’attenzione e dare uno slancio al testo.
Ho provato con altri argomenti già sviluppati per capire dove potevo migliorare e su quale collegamento sarei potuta intervenire e devo dire che i risultati sono stati sorprendenti.
Vi invito a provare questo tool e, se volete, usate lo spazio per i commenti per raccontarmi come vi siete trovati, se i risultati sono stati utili, se lo userete di nuovo… Non siate timorosi, siamo tutti in cerca d’ispirazione!