Tutti coloro che lavorano nel mondo del web e della comunicazione si sono trovati, almeno una volta, davanti al concetto di unconventional marketing, detta all’italiana marketing non convenzionale. Per i non addetti ai lavori possiamo definirlo quell’insieme di strategie promozionali che sfruttano metodi di comunicazione “innovativi”, differenti dai classici sistemi pubblicitari. L’unconventional marketing è uno strumento molto potente e oltre a promuovere eventi e iniziative può essere sfruttato anche per il nostro personal branding; questo articolo vuole porre particolare attenzione verso questo tipo di utilizzo.
Premessa
Prima di tutto facciamo un piccolo passo indietro e capiamo che l’unconventional marketing è solo uno dei tanti strumenti che si possono usare per aumentare l’efficacia di un piano di branding. Alla base di tutto c’è e ci dovrà essere sempre una solida costruzione di un’identità professionale che rispecchi le proprie capacità e la esalti. A tal proposito ho creato una piccola serie di domande che vertono proprio a tale scopo:
- In che modo sei unico?
- Perché sei il migliore in quello che fai?
- Qual è il risultato del tuo egosurfing?
- Che Network hai sviluppato e come lo influenzi?
- Potresti scrivere un eBook sull’argomento di cui parli?
- Come vuoi essere ricordato a 1, 5, 10 anni da qui?
- Quali persone ammiri e consideri come modello di riferimento?
Come agire
Dalle risposte a queste domande verrà fuori un quadro particolareggiato della vostra figura che servirà come base per la creazione della vostra futura strategia di personal Branding. Attenzione però, come voi, anche molti altri professionisti si pongono le stesse domande e trovano le loro risposte. Allo stato attuale, oltre ad una base strategica, occorre differenziarsi per emergere: rendersi riconoscibili e facilmente identificabili è diventata ormai una delle priorità e per rispondere a questa necessità ci si affida alla caratteristiche dell’unconventional marketing. Questi sono due esempi di cosa si può ottenere:
Hai mai pensato di fare della tua professione un video spiegazione e magari investire un minimo capitale per promuoverlo sul web? Ecco cosa ha fatto Alec Brownstein, copywriter americano, per promuoversi.
Un’altra idea creativa per promuovere il proprio talento in maniera non convenzionale viene direttamente da un creativo marchigiano freelance, che per catturare l’attenzione di direttori creativi ha incartando in stile macelleria mani, cervelli, cuori e fegati accompagnati da vari claim come: “Serve una mano?“, “Serve del fegato in azienda per fare marketing?”.
Senza arrivare agli eccessi del precedente esempio, lo scopo dell’unconventional marketing è quello di spiazzare e sorprendere il proprio pubblico, posizionandosi in maniera nettamente diversa dai propri competitor e creando a volte delle vere e proprie pazzie che però permettono di distinguersi nettamente e spiccare sulla massa.
Riassumendo
Ecco cosa dovete fare: pianificare la propria strategia di personal branding utilizzando tutte le caratteristiche che ci rendono speciale e unico, cercare di spiazzare il proprio pubblico con qualche trovata originale che susciti curiosità e vi distingua dalla massa. Se saprete padroneggiare le tecniche di unconventional marketing all’interno del vostro percorso di branding i risultati non solo saranno molto positivi, ma verrete facilmente identificati, perché intorno alla vostra figura si sarà creata un’immagine molto personale e diversa dai vostri competitor.
Ora tocca a te: hai altri esempi di unconventional marketing da mostrarci?