Il processo è semplice, radicato nella nostra società da secoli: io ho una necessità e mi rivolgo a un professionista capace di risolvere il problema, capace di darmi i consigli giusti.
Ma a volte questo equilibrio si incrina. E il povero freelance – sì, questo è l’ennesimo problema del freelance – deve difendere il lavoro svolto con i denti da inconsulte spinte di soggettivismo egocentrico.
Il soggettivismo egocentrico spinge il cliente a considerare il suo punto di vista come il più importante. Ma ignora un punto: il prodotto web (landing page, sito web, blog, post) deve seguire i percorsi psicologici e le necessità del target.
Questo per i webwriter (ma non solo) è un supplizio difficile da evitare: il semplice saper scrivere dà diritto al cliente di intervenire sul lavoro. E di consigliare soluzioni stilistiche e grammaticali.
È un meccanismo naturale, non puoi evitarlo. Ma puoi tentare di risolverlo con poche, abili mosse:
- Parlare con il cliente – Nella maggior parte dei casi c’è solo bisogno di una chiacchierata. I clienti credono che lo scrivere per il web si riduca a scrivere e basta, quindi ignorano il tuo mondo. Glielo devi far scoprire, magari davanti a un bel caffè. Solo così la situazione cambierà.
- Proponi esempi virtuosi – La tua parola è importante, ma a volte non basta. Per questo devi proporre esempi virtuosi che diano forza al tuo operato: individua articoli firmati da fonti autorevoli, crea un percorso per indicare la giusta strada al cliente.
- Il capo sei tu – Il cliente deve capire subito che non sei un semplice esecutore ma un professionista, un esperto con competenze ben precise. Presenta un preventivo chiaro che risponda alle tue esigenze di freelance.
Il rapporto professionale deve seguire queste linee. Il cliente non deve mai, e dico mai, avere l’impressione di lavorare con un semplice esecutore. A meno che tu non voglia essere considerato tale.
Qui comando io
Esatto. Il concetto è semplice. Devi consegnare contratto, preventivo e descrizione del lavoro che eseguirai. Argomenta ogni punto, spiega perché hai preso determinate scelte e i rispettivi vantaggi.
Il vantaggio è la chiave di volta della tua spiegazione. Il cliente può contestare tutto, sul punto e sulla virgola, ma difficilmente lo farà quando descriverai in termini professionali i vantaggi delle tue soluzioni.
Il cliente insiste? Il cliente non vuole ascoltare i tuoi consigli? Può esserci un compromesso, soprattutto quando riesci a disinnescare una minaccia titanica e devi cedere su un punto minimo.
Nei casi più eclatanti ti consiglio di eliminare il lavoro dal portfolio. Ci sono clienti che, una volta ricevuto il lavoro, lo sfregiano con interventi fuori da ogni logica. E questa non è una buona pubblicità per te.
Post scriptum
Ovviamente questo discorso vale anche per le altre professioni del web. È facile incontrare clienti che diventano esperti di SEO e web design dopo pochi giorni di lettura intensiva, ma tu non devi mollare. Mai. Valorizza il tuo lavoro con questi consigli. O almeno provaci.