Twitter è forse il mezzo meno idoneo per reperire un redattore, ma resta un ottimo strumento per organizzare le idee. Che siate giornalisti on line o web writer, non c’è dubbio che questo social network sia una vera e propria fucina di spunti. In America sono pochi i redattori che non hanno un profilo su Twitter, ed anche da noi sono in aumento i professionisti del web che lo utilizzano per raccogliere impressioni, segnalazioni e notizie. La scrittura on line è l’ultimo step di un minuzioso processo di ricerca. Come possiamo sfruttare al meglio questo mezzo e trarne benefici per il nostro lavoro redazionale?
La risposta arriva direttamente dall’America . Il segreto è utilizzare Twitter come fosse uno storyteller : ascoltare le storie, raccontarle e condividerle, a patto che nulla sia lasciato al caso. Seguendo poche, semplici linee guida, trasformeremo un gioco in una grandiosa macchina da lavoro.
Colpire l’attenzione degli interessati
Il primo obiettivo è la nostra visibilità. Dobbiamo twittare links dai nostri account per attirare l’attenzione delle persone giuste. Se, ad esempio, prepariamo un’intervista, potremmo spedire un’email all’intervistato e chiedergli di twittarla per raggiungere anche la sua rete di contatti.
Iniziare una conversazione per incrementare la rete di followers
Invece di twittare sempre i titoli dei nostri pezzi, proviamo ad avviare una conversazione, condividendo solo un dettaglio della storia o della notizia. Proponiamo delle domande e interveniamo man mano che la discussione si avvia. Il dibattito è assicurato.
Concedere un’anteprima ai lettori
Il lettore è sacro e va coltivato come un fiore. Per incuriosirlo, potremmo concedergli delle anteprime con un tweet: una sbirciatina agli articoli in programma per invitarlo a restare in campana e a seguirci.
Restare al passo con le fonti e con le idee
A corto di idee? Twitter può stimolare la fantasia. Cerchiamo i colleghi della nostra zona e seguiamoli on line: avremo a disposizione una fonte d’ispirazione col vantaggio di un aggiornamento continuo.
Carpire le reazioni
Twitter è anche un modo per sondare le reazioni dei lettori e individuare nuove istanze dal basso. Per gli appassionati di linguaggio e stile, potrebbe rivelarsi un ottimo viatico. Provare per credere.
Trovare fonti locali
L’applicazione “ricerca” è ottimo per le parole chiave, ma per vedere cosa stanno twittando le persone della nostra community territoriale, dobbiamo ricorrere all’applicazione per la “ricerca avanzata”. Incrociando le due ricerche, possiamo potenziare i risultati, e contattare la persona che desideriamo intervistare. Twitter si trasforma così in un trampolino di lancio, che non sostituisce l’interazione tradizionale, semplicemente la facilita.
Rivangare il passato
Il limite di Twitter è che non ci permette di cercare notizie di mesi o anni fa. Ma esiste un’altra applicazione, per esempio, che consente di cercare anche tweets passati da un po’. In questo modo possiamo utilizzare il social network anche per fare delle ricerche.
Aggiornare i lettori su un avvenimento in corso
Se stiamo seguendo una storia o un accadimento particolare creiamo un account ad hoc. Molti siti d’informazione, ad esempio, hanno optato per questa soluzione in vista della nomina del nuovo governo tecnico Questo non solo alimenta la nostra credibilità di redattori ma offre un servizio migliore ai lettori.
Trasformare la ricerca in un momento di confronto collettivo
Twitter è un buon sistema per coinvolgere i lettori nel nostro lavoro, soprattutto quando ci sono scadenze in vista. Non dobbiamo far altro che interrogarli on line con domande o richieste d’informazioni specifiche.
Costruire la propria credibilità
La disinformazione è sempre in agguato, specie su internet. Assicuriamoci di pubblicare notizie certe e non temiamo di smentire quelle false. La smania di essere i primi a trattare un argomento può indurci a commettere gravi errori. Preoccupiamoci di confrontare sempre le informazioni: contribuirà ad accrescere la stima dei lettori.
Twitter è una finestra sul mondo. Tanto vale approfittare.