Stressato dal Web Design? Cambia metodo di lavoro!

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Pubblicato il 15 Febbraio 2013

Trovare il giusto metodo di lavoro e organizzare le risorse è di fondamentale importanza all’interno delle web agency o nell’attività di un web designer freelance.

L’esperienza e gli errori sono i primi elementi che aiutano a definire la “strada” verso l’ottimizzazione del flusso di lavoro.

Purtroppo questo aspetto è spesso trascurato, con conseguente stress personale, fallimento di un progetto web o una mancata realizzazione nei termini stabiliti.

Non siamo All-In-One!

Il web design racchiude in sé molti argomenti, che vanno dalla grafica alla programmazione fino ad arrivare alla Seo e al Social Media Marketing, e trovare una figura che riesca in tutti questi ruoli non è semplice.

Anche se ci sentiamo preparati e conosciamo bene tutto il web design, avremo dentro di noi sicuramente un settore in cui siamo più preparati e più competenti. Semplicemente perchè è quello che ci piace o per il quale abbiamo studiato.

Il tempo è denaro!

Il tempo gioca sempre a sfavore dei creativi.

Un grafico o un web designer può passare ore su un progetto senza tirar fuori niente, mentre in 5 minuti può svegliarsi e trovare l’ispirazione giusta che stava cercando.

Provate a seguire queste regole, vi eviteranno di diventare “pazzi per il webdesign”.

#1 – Il briefing

Prima di mettervi a lavoro studiate il cliente, cosa fa, cosa vende, quali sono i concorrenti, i suoi obiettivi e sopratutto cosa vuole da voi.

  • Fatevi dare tutto il materiale possibile: loghi, foto, volantini e tutto quello che lo rappresenta online e sulla carta. Vi aiuterà a conoscerlo e a creare qualcosa che lo rispecchi;
  • Per aiutarvi potreste utilizzare un documento con semplici domande da presentare all’incontro con il cliente. Suddividete in sezioni e recuperate più informazioni possibili:

Cliente: chi è? quale attività svolge? quali sono i clienti? Chi sono i competitors? Ha sponsor o partner? Qual’è il suo target? Dove opera?
Progetto: valutare le tempistiche, il budget, l’analisi della piattaforma da utilizzare, i competitors, quali sono i colori aziendali e la presenza sui social network.
Target: chi deve raggiungere e come? quali sono i canali di comunicazione utilizzati attualmente o da prendere in considerazione per il nuovo progetto?
Obiettivi: cosa si vuole ottenere: contatti, visibilità, vendita di prodotti?
Sintesi: per quale servizio vi ha contattati?

#2 – La bozza

Come ex dipendente di web agency, spesso mi sono ritrovato a dover creare bozze sulla base di loghi (magari clipart) o di biglietti da visita. E magari 3-4 versioni da proporre entro poco tempo.

Lavorando così sicuramente verranno fuori modifiche sostanziali a termine del progetto. Ecco alcuni consigli:

  • Cominciate con il wireframe, mockup e con il prototype del sito, chiedendo conferma e approvazione per ogni step. Su WebHouse puoi trovare l’articolo scritto da Matteo Chiti, che spiega appunto la differenza tra questi importanti strumenti;
  • Se non avete contenuti testuali usate il classico Lorem Ipsum, sicuramente al cliente non piacerà ma questo è il nostro lavoro. Mettersi a scrivere i testi in questa fase è controproducente e sarà solo una perdita di tempo. E’ come la costruzione di una casa, si parte dal progetto: non si comincia subito a costruire;
  • La mappa mentale: aver ben chiara la struttura del sito è fondamentale. Online ci sono tanti strumenti, ad esempio, per organizzare le varie pagine del sito gerarchicamente e stilare quello che sarà il menu. Fra questi possiamo trovare MindMeister e Mind42;
  • Le immagini: usate immagini segnaposto per la bozza serviranno per dare forma e definire gli spazi nel layout, successivamente le sostituirete con le foto definitive. Probabilmente il cliente vi avrà fornito immagini di bassa qualità e non proprio bellissime, evitate il copia/incolla di immagini da Google Images (fenomeno chiamato anche Ganking) e appoggiatevi a siti che offrono immagini con licenza royalty free come Istockphoto, Fotolia o Shutterstock;
  • Se il progetto è responsive create il mockup anche della versione per tablet e smartphone.

#3 – Organizzare i file, i PSD e il codice

Create la cartella del cliente e organizzate i file in modo da poterli ritrovare facilmente, nominandoli correttamente e divisi in sottocartelle. Cercate di tenere ordinato il desktop, averlo troppo pieno crea confusione e stress.

Su Photoshop e Fireworks, usate livelli e cartelle assegnando nomi riconoscibili facilmente da tutti: in particolare se ci sono collaboratori sullo stesso progetto.

Anche i programmatori non sono esclusi: commentare il codice e creare un file di istruzioni (dove opportuno) vi aiuterà a rimetterci le mani a distanza nel tempo.

#4 – Uno per volta

Cercate di darvi delle priorità e degli obiettivi.
Ci sono momenti in cui interrompere un progetto per passare ad un altro può causare perdita di tempo.

Questo vale nella grafica come nella programmazione: perchè magari siete ispirati e avete in testa un layout ben preciso, o perchè siete alle ultime righe di codice e volete concludere una sezione importante dello script.

Rimettere le mani su un lavoro temporaneamente sospeso può causare anche errori, in particolare se si parla di programmazione: basta una distrazione per richiamare classi e funzioni di altri progetti e, quindi, vedere che ciò che stiamo facendo non funziona.

Dividete il lavoro in step, in sezioni e spostate l’attenzione sugli altri lavori solo quando sarete sicuri che quel lavoro non è lasciato in sospeso.

#5 – Backup

Programmate i vostri backup, non c’è cosa più odiosa di ripetere il lavoro 2 volte.

Sfruttate i vari plugin per WordPress per il backup del database, e impostate i backup ftp sull’hosting.
Per WordPress vi segnalo questi interessanti plugins:

  • BackUpWordPress: ottimo plugin per il backup schedulato di database e file con tantissime e interessanti opzioni, tra cui l’esclusione di determinate cartelle e la possibilità di ricevere il file di backup tramite email. Disponibile anche in italiano;
  • WordPress Backup to Dropbox: altro interessante plugin per il backup su WordPress. La particolarità di questo strumento è il salvataggio automatico sul vostro account Dropbox e la possibilità di schedulare ed escludere file e cartelle dal backup. Disponibile anche inversione premium, con funzionalità extra (backup in formato zip e notifica via email).

In alternativa vale sempre il metodo classico di backup del database attraverso il pannello di controllo SQL, come PhpMyAdmin o SqlBuddy. Anche il vostro pc/mac è in pericolo!

Fatevi la copia dei file su un hardisk esterno e usate i più popolari servizi come Dropbox, Google Drive o Box per i file che usate più frequentemente.

E voi quali altri metodi usate per ottimizzare il lavoro?

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