Creare contenuti non è affatto semplice: richiede studio del mercato, analisi dei competitor, individuazione della strategia editoriale, scelta del tone of voice ed elaborazione di idee in articoli, post, testi.
Servono tempo e risorse.
Una volta che si ha a disposizione un contenuto, però, non si ha finito, anzi, il bello arriva proprio ora, cioè quando bisogna capire come promuovere quei contenuti. Puoi scrivere testi fantastici, ma se nessuno li legge, li condivide o se nessuno clicca su un link contenuto nel tuo articolo o ancora se nessuno ti contatta grazie al testo che hai appena pubblicato, che senso ha scrivere online per il business?
È un po’ come quando si crede che, una volta realizzato il sito web, i clienti possano arrivare da soli. No, non funziona così: una volta che il tuo sito è online, devi sforzarti per promuoverlo.
Ci sono tante attività, metodi e strumenti per la promozione online, come la SEO (Search Engine Optimization), il Social Media Marketing, il SEM (Search Engine Marketing), l’E-mail Marketing, le Digital PR.
In questo post te ne presento tre in particolare, che uso nel mio lavoro quotidiano e grazie a cui si possono ottenere risultati davvero ottimi (se si sa come sfruttarli, ovviamente).
1. Facebook Advertising
Dobbiamo averlo ben chiaro in mente: Facebook è un paid media. Ciò significa che, detto senza mezzi termini, se vuoi raggiungere determinati obiettivi di business, devi investire in campagne pubblicitarie su Facebook (certo, se il tuo target è presente su questo social network).
Puoi utilizzare Facebook Advertising per diversi scopi, tra cui:
- aumentare le visite al tuo sito,
- aumentare le conversioni sul tuo e-commerce,
- generare engagement (like, condivisioni, commenti) su singoli post,
- attirare persone in uno store fisico,
- ottenere interazioni con un’App.
Gli elementi da considerare nella creazione di una campagna sono:
- gli obiettivi,
- il budget a disposizione (personalmente riesco a lavorare bene anche con soli 5 euro al giorno, puntando molto sul retargeting),
- la durata della campagna,
- l’ offerta CPC (cost-per-clic),
- il contenuto testuale delle inserzioni,
- il contenuto visual (immagine o video).
Ti consiglio di fare numerosi A/B test proprio sulle inserzioni, usando la stessa immagine con copy differenti e, al contrario, mantenendo lo stesso copy ma cambiando immagini per vedere, dopo qualche giorno, quale risulta essere più performante (ottimo rapporto tra risultati e costi).
Nella mia esperienza ho lavorato su clienti anche molto diversi fra loro (dal settore automotive al beauty al fashion alla formazione e ai servizi per le imprese) e, gestendo bene il budget, creando inserzioni accattivanti e lavorando di retargeting (ad esempio creando un pubblico simile all’elenco dei clienti dell’azienda o creando un pubblico composto da persone che hanno visitato il sito negli ultimi 90 giorni), ho sempre ottenuto ottimi risultati sia in termini di visite al sito sia di engagement sia di vendite on line su e-commerce.
Fondamentale è l’installazione del Pixel Facebook che ti permette di tracciare davvero ogni elemento più importante: puoi monitorare le pageviews, nel caso di e-commerce le “aggiunge al carrello”, gli acquisti, i ricavi economici e tanti altri dati. E ancora: puoi capire in modo approfondito chi sono le persone che raggiungi grazie alle tue campagne.
Grazie a Facebook Analytics, infatti, che trovi nel pannello di gestione, selezionando la voce “Persone” dal menu laterale di sinistra, puoi analizzare il tuo pubblico di riferimento, capendone:
-
- dati demografici (età, sesso, geo-localizzazione, titolo professionale, titolo di istruzione, situazione sentimentale),
- le fanpage su cui hanno fatto like (riesci così ad individuare gusti ed interessi),
- la tecnologia che usano per collegarsi a Facebook (sistema operativo, modellodel dispositivo, versione dell’applicazione).
2. Newsletter
Un altro modo per promuovere i contenuti è l’invio di newsletter mirate a un pubblico profilato, interessato a ciò che hai da raccontare perché si è iscritto volontariamente alla tua newsletter.
Come per il blog e i social network, anche in questo caso è fondamentale preparare un calendario editoriale che preveda:
- contenuti delle e-mail da inviare,
- frequenza di invio, ad esempio, a seconda della quantità e qualità di contenuti che riesci a produrre, puoi decidere di spedire una newsletter a settimana, una ogni due settimane, una al mese.
Non esiste una regola matematica, ma sappi che dovrai
- informare, incuriosire o divertire i tuoi lettori (no a contenuti ridondanti, fuori luogo o sempre e solo promozionali),
- evitare ogni forma di spam.
Esistono diverse piattaforme di e-mail marketing, come MailUp, MailChimp, 4DEM.
Il primo passo da compiere per una buona attività di e-mail marketing non è la scrittura del testo e-mail, ma l’impostazione della strategia in base ai vari gruppi di iscritti.
Proviamo con un caso concreto: supponiamo che io gestisca un e-commerce.
Dovrò suddividere il database iscritti tra, ad esempio,
- neo-iscritti,
- iscritti che non hanno mai comprato,
- iscritti che hanno comprato molto tempo fa e poi non hanno più effettuato ordini,
- iscritti che hanno cancellato ordini,
- iscritti con carrello abbandonato.
A seconda dello “stadio” delle varie fasce di utenti, mi rivolgerò con specifiche comunicazioni, di prodotto e non. Ecco un esempio di e-mail inviata agli utenti appena iscritti alla newsletter di un e-commerce settore beauty:
3. Digital PR
Per Digital PR intendo qui le attività di ufficio stampa web, quindi la stesura di comunicati scritti secondo le regole del web, e la relativa diffusione su portali, magazine e blog.
Le Digital PR sono sicuramente uno dei validi modi per promuovere i propri contenuti, in particolar modo una notizia, un nuovo prodotto o servizio, un evento e così via.
Per fare Digital PR è necessario procedere per step.
1) Mappare la rete, vale a dire ricercare, analizzare e selezionare portali e magazine interessanti cui inviare il comunicato web.
Questa fase si può realizzare manualmente, compiendo la ricerca su Google con keyword di interesse (come “beauty magazine”) oppure mediante l’ausilio di tool/siti gratuiti come http://it.similarsites.com/ e http://www.sitisimili.com/, che forniscono un elenco di siti simili a quello “principale”, di partenza.
Se vuoi quindi cercare siti di bellezza, perché devi promuovere contenuti in quell’ambito, puoi inserire su quei portali un sito di riferimento del beauty e vedere tutti quelli simili: li archivi e li vai a spulciare uno ad uno per capire se sono interessanti e per reperire il contatto di giornalisti o blogger.
2) Scrivere il comunicato web con gli opportuni accorgimenti, come:
- titolo, che deve catturare immediatamente l’attenzione del lettore;
- abstract, che deve essere chiaro e comprensibile;
- testo esaustivo ma veloce da leggere, grazie all’uso di elenchi puntati o numerati e di link per approfondimenti esterni.
3) Distribuzione del comunicato web, quindi l’invio ai destinatari mediante e-mail ben scritta e inviata nei momenti “caldi” (evita, ad esempio, il lunedì mattina e il venerdì pomeriggio).
E tu come promuovi i tuoi contenuti? Scrivici nei commenti!