3 aree essenziali del cervello che controllano i nostri comportamenti

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Pubblicato il 3 Luglio 2017

Per comprendere il neuromarketing dobbiamo conoscere il nostro cervello e per questo ho voluto tradurre un interessante articolo di Christophe Morin, CEO di SalesBrain.

Ci sono molti articoli che trattano importanti aree del cervello. Molti di questi innescano controversie tra scienziati, perché i confini di ogni area sono spesso contestati. Nonostante ciò, l’esistenza di 3 aree fondamentali – rombencefalo, mesencefalo e prosencefalo – sono state conosciute e accettate da centinaia di anni.

Fonte dell’immagine: Wikipedia

Per aiutarti a comprendere come queste aree controllano i nostri comportamenti, pensa al cervello umano come se fosse una torre molto alta di una importante corporazione. Immagina che la torre abbia 3 piani principali connessi attraverso passaggi multipli, alcuni ovvi, alcuni nascosti. Pensa che ogni livello sia unico: non potresti apprezzare il valore dell’intera struttura senza visitarli tutti e tre.

Il rombencefalo, l’autore delle nostre funzioni vitali.

Il primo livello è chiamato rombencefalo ed è più vecchio e primitivo degli altri due. Ma non lasciarti ingannare dall’aspetto più semplice di questa divisione. Questa parte ha guadagnato la sua fama in milioni di anni. Il funzionamento basico del rombencefalo non ha bisogno di supervisione. Il rombencefalo garantisce gli aspetti vitali come la respirazione, la digestione o addirittura il sonno, funzioni non controllate dalla nostra parte conscia. Puoi pensare al rombencefalo come una squadra di manutenzione degli edifici che garantisce agli uffici luce e calore.

La parte distintiva del rombencefalo è il cerebellum (cervelletto), un organo essenziale che regola molti movimenti e ci impedisce di cadere.

Il cervelletto è un organo impari che fa parte del sistema nervoso centrale ed è deputato al controllo dei movimenti, specialmente per quanto riguarda il coordinamento fine dei movimenti muscolari complessi di natura volontaria e involontaria. Per assolvere questa funzione, il cervelletto riceve numerose afferenze sensoriali, integrate da proiezioni provenienti da specifiche aree della corteccia cerebrale, e raggiunge con le sue vie efferenti i centri motori. (Treccani)

Il cervelletto è anche chiamato “piccolo cervello” perché il suo aspetto ricorda un cervello in miniatura. Questa struttura nervosa, che si trova nella parte posteriore, inoltre, può essere pensata come una sala di allenamento che mantiene la nostra forma fisica e ci dà l’opportunità di imparare in modo rapido nuovi movimenti.

Il pons (o protuberanza anulare) è un’altra parte importante del rombencefalo. Questo gioca un ruolo chiave nel controllare la regolazione del sonno e gli stati di eccitazione e coscienza. Il pons trasmette informazioni tra il cervelletto e la struttura alta del cervello. Il pons è come il sistema di allarme dell’edificio.

La terza sottostruttura più importante del rombencefalo è il midollo allungato, che regola le funzioni vitali come l’apparato cardiovascolare, il sistema respiratorio, la pressione sanguigna e la digestione. Senza il midollo allungato, l’edificio non sopravviverebbe.

Per quanto primitivo possa apparire il rombencefalo, senza questa struttura la vita non sarebbe durata. Ecco perché la maggior parte delle sue sottostrutture sono coinvolte nelle aree di mantenimento e supporto del nostro edificio immaginario.

Il mesencefalo regola le risposte automatiche.

Sopra il rombencefalo si trova il mesencefalo, una struttura piccola ma fondamentale.  È considerata una parte della “struttura antica” dell’edificio perché esiste da milioni di anni. Il mesencefalo ospita funzioni essenziali che regolano l’elaborazione delle risposte rapide e automatiche agli stimoli esterni, in particolare visivi e uditivi. I neuroni del mesencefalo sembrano essere più sofisticati dei colleghi in quanto possono connettersi alle strutture superiori del cervello per trasmettere informazioni vitali. Ci sono due maggiori strutture nel mesencefalo: il tectum e il tegmentum.

Il tectum lavora come un sistema di controllo video e audio del cervello, per assicurare risposte rapide ed efficaci agli stimoli esterni (minacce). Allerta i nostri neuroni non sulla fonte del pericolo ma sul luogo da dove proviene. Molti dei nostri movimenti sono originati dalla funzione di elaborazione del tectum.

Sotto questa parte del mesencefalo ha sede il tegmentum, con all’interno una piccola ma molto importante sottostruttura, la sostanza scura. In questa sono presenti parecchi neuroni che producono dopamina, neurotrasmettitore che svolge un ruolo fondamentale nel regolare la motivazione e l’attenzione.

Dopamina

L’area tegmentale ventrale (dal latino tegmentum, ossia rivestimento), conosciuta anche come ventral tegmental area (VTA), è un gruppo di neuroni localizzato in vicinanza della linea mediana sul pavimento del mesencefalo. Nella VTA sono contenuti i pirenofori di neuroni dopaminergici appartenenti al sistema mesolimbico dopaminergico ed è ampiamente implicata nel sistema di ricompensa del cervello, sia per via fisiologica che sotto stimoli di sostanze stupefacenti. La VTA è importante nella cognizione, motivazione, assuefazione e dipendenza da droghe, nelle emozioni legate all’amore ed è implicata in diversi disturbi mentali. Questa formazione contiene neuroni che proiettano a numerose aree dell’encefalo, dalla corteccia prefrontale alle regioni più caudali del tronco encefalico. (Wikipedia)

Il prosencefalo, la parte pensante.

Il prosencefalo è la parte più recente e avanzata dell’edificio. La sua massa rappresenta circa l’80% dell’intera struttura. A differenza del rombencefalo e del mesencefalo, infatti, qui possiamo aspettarci le azioni più avanzate di ingegneria ed esecuzione. Il prosencefalo ospita le più alte funzione cognitive ed è quella parte che rende gli esseri umani così diversi da qualsiasi altra specie, soprattutto in relazione alla nostra capacità di coscienza. Il prosencefalo presenta tre strutture principali: i gangli della base, il sistema limbico e la neocortex.

I gangli della base giocano un ruolo maggiore nella regolazione della sequenza dei nostri movimenti così come nel supporto delle nostre abitudini di apprendimento. Chi soffre della sindrome di Tourette o della malattia di Parkinson, caratterizzate da movimenti incontrollabili, hanno una disfunzione cerebrale che ha origine proprio qui. Nel nostro edificio immaginario i gangli della base rappresentano il reparto spedizione, efficiente grazie a regolarità e tempestività.

Il sistema limbico include diverse strutture connesse, ma tre sono centrali per i modi con cui noi rispondiamo a livello emozionale, immagazziniamo informazioni e regoliamo le funzioni autonome: l’amigdala, l’ippocampo e l’ipotalamo.

L’amigdala è nota per essere il centro di mediazione della paura nel cervello. Poiché l’amigdala regola le nostre risposte alla lotta o alla fuga, può aiutarci ad affrontare o a scappare dal pericolo, un fenomeno noto come “low path processing”. L’amigdala agisce come l’ufficio squadra d’emergenza del nostro edificio.

L’ippocampo svolge un ruolo nel nostro processo di memorizzazione ed elaborazione delle informazioni spaziali. Questa parte del cervello potrebbe essere rappresentata dai bibliotecari che organizzano libri su mappe, sistemi e procedure relative al nostro edificio.

L’ipotalamo regola molte risposte agli stimoli esterni per tenere il nostro corpo in uno stato di omeostasi.

L’omeostasi è l’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi che compongono l’organismo umano è preposta una rete di sistemi di controllo, il cui intervento simultaneo regola il flusso di energia e di metaboliti, in modo da conservare immutato o quasi l’ambiente interno, indipendentemente dalle modificazioni di quello esterno. (Treccani)

L’ipotalamo è la principale stazione di trasmissione per le informazioni sensoriali e controlla la produzione di ormoni fondamentali per la nostra esistenza. Poiché il sistema limbico è la prima e più semplice versione della nostra corteccia cerebrale, molte delle sue sottostrutture influenzano il modo in cui noi elaboriamo il nostro contesto e rispondiamo agli stimoli in velocità e con risolutezza.

La neocortex è la terza più grande struttura del prosencefalo ed è la parte del cervello che maggiormente si è sviluppata negli ultimi 50.000 anni dell’evoluzione umana. È la parte rosa e rugosa del cervello che è riuscita a crescere nonostante si trovi in una piccola zona del cranio. È l’equivalente delle stanze dirigenziali del nostro edificio. La neocortex ci fornisce modi sofisticati per interpretare e prevedere ciò che succede nello spazio intorno a noi. È composta da quattro lobi, ognuno specializzato in modi diversi di elaborare e interpretare i dati:

  • visuale (lobo occipitale),
  • uditivo (lobo temporale),
  • sensoriale (lobo parietale),
  • motorio (lobo frontale).

Come citato sopra, i livelli inferiori del nostro edificio (il rombencefalo e il mesencefalo) hanno più a che fare con le risposte automatiche e il subconscio. La neocortex, invece, è molto più simile alla sala di controllo e comando di una missione. È spesso descritta come il cervello esecutivo, soprattutto i lobi frontali, noti per ospitare i più alti livelli delle nostre abilità di pensiero e pianificazione. Possiamo affermare che la neocortex è specializzata in entrambi i lati del cervello. Il lato destro è la parte più intuitiva, visuale del nostro modo di pensare (rappresenta la creatività), la parte sinistra è quella più logica e sequenziale (tipica dei ragionieri).

Il nostro viaggio nell’edificio chiamato cervello è terminato. Ma a differenza di un palazzo, il nostro cervello è una struttura in continua evoluzione, per rispondere a nuovi stimoli e adattarsi ai contesti in cambiamento.

Fonte dell’immagine: Treccani

L’articolo che ho tradotto è 3 Critical Brain Areas That Rule Our Behaviors.

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